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CRONACA | 06 giugno 2022, 08:00

Aosta: Via Lexert o viale telonville

Una via dedicata ai martiri del nazifascismo e alle vittime innocenti delle mafie stata trasformata in una sorta di tendopoli e nessuno interviene

Il viale telonato

Il viale telonato

Mercoledì prossimo alcune associazioni, con il patrocinio istituzionale, poseranno sui giovani tiogli recentemente messi a dimora, in sostituzione di quelli abbattuti, le targhe a ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Di più via Lexer è intitolata a Emilio nato a Vevey (Svizzera) il 13 aprile 1911, caduto presso Chatillon (Aosta) il 23 aprile 1944, operaio. Era presto entrato, in rappresentanza del PCI, nell'organizzazione regionale clandestina Jeune Vallée d'Aoste. Dopo l'armistizio, Lexert fu tra i primi valdostani a raggiungere le montagne, costituendovi un piccolo gruppo che, tra l'inverno del 1943 e la primavera del 1944, condusse a termine importanti azioni di guerriglia e di sabotaggio. Fu vigliaccamente assassinato dai fascisti.

Via Lexert, più che una via è un vialone che porta al Centro Addestramento dell’Esercito e al Santuario Mariano di Maria Immacolata. Basterebbero queste quattro considerazione per fare di via Lexert una luogo di passaggio pulito, ben accudito.

E’ invece via si presenta con uno dei luoghi più deprimenti della città se si considera il valore storico e l’importanza della via stessa.

Le foto mal rappresentano l’abbandono della via utilizzata da molti per accompagnare i bambini a scuola o da sportivi che si recano nella palestra scolastica. Eppure basterebbe poco in termini di interventi ma servirebbe una grande buona volontà.

Il nostro sindaco, Gianni Nuti, con la sua giunta sta facendo molto per fare bella la Capitale. Ma il suo molto viene messo in ombra dal poco che non fanno altri enti.

L’attenzione di chi transita in via Lexert per raggiungere il Centro Addestramento o il Santuario è attratta da lunghi teloni verdi o blu, tavole, improbabili tovaglie o coperte, erbacce e rovi che si affacciano sui marciapiedi e chi più ne ha più ne metta. Eppure nessuno interviene. Ma se un cittadino decide di tinteggiare la facciata della casa deve chiedere l’autorizzazione ed attendere i tempi della burocrazia.

Un tiglio alla memoria con sfondo i teloni. Che desolazione!!!!

Ma chi ha steso quei teloni ha chiesto le autorizzazioni? Ci sono teloni ancorati ai lampioni, chi li ha autorizzati? Sono domande che meritano una risposta per sapere se è tutto in regola o se sono iniziative abusive. Ma se sono iniziative abusive perché nessuno interviene? Le reti in plastica da cantiere non potrebbero essere sostituite con altro materiale in modo da non deturpare la via?

Via Lexert la Via della Memoria, così come il Parco della Rimembranza dove regna l’incuria, è il Comune deve garantire il decoro per chi transita e per coloro che vi risiedono, ma è altrettanto vero spetta a tutti operare per far bella e accogliente via Emilio Lexert.

piero.minuzzo@gmail.com

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