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ECONOMIA | 31 maggio 2022, 08:00

UNA NUOVA CRISI SI AFFACCIA ALL’ORIZZONTE.

Sullo sfondo, quasi incorniciata, la guerra in corso che punisce l’Europa dopo 80 anni di pace, di solidarietà, di amicizia e di collaborazione ed una Europa che non c’è

UNA NUOVA CRISI SI AFFACCIA ALL’ORIZZONTE.

I postumi del Covid, che ha spento oltre 165 mila vite preziose solo in Italia, si fanno ancora sentire: al ritmo di almeno 100 decessi al giorno, la curva delle perdite aumenta mediamente di oltre 3.000 unità mensili.

Questa situazione gravissima sta passando sotto traccia come se fosse normale registrare sempre nuovi lutti da Covid solo a livello di enumerazione, mentre la gente vive il “tutto libero ed aperto” come se gli eventi luttuosi riguardassero altri tempi ed altre Nazioni.

Di mascherine in giro se ne vedono davvero poche e sembra quasi normale  leggere le statistiche dei caduti come se si trattasse di una postilla agli elenchi dell’anagrafe. Contestualmente, una pandemia economica, che ha raggiunto livelli davvero tragici, soffoca e distrugge ogni minimo progresso economico dell’Italia con la tradizionale penuria di materie prime, il caro energia, le chiusure di molte – troppe – infrastrutture ricettive e turistiche, il calo degli investimenti produttivi, l’aumento dei disoccupati, il ricorrente ritardo nelle politiche energetiche alternative, la crisi profonda del settore agricolo, il turismo stritolato sia dalle attese che dalle pretese, l’aggressione e la penetrazione su tutto il territorio nazionale di impeti malavitosi ed una incertezza ormai cronica nelle scelte del Governo sempre più diviso e divisivo proprio sul futuro da riservare agli Italiani.

Sullo sfondo, quasi incorniciata, la guerra in corso che punisce l’Europa dopo 80 anni di pace, di solidarietà, di amicizia e di collaborazione ed una Europa che non c’è, che non ha né una politica estera né una difesa comune ma che, in compenso, alimenta il conflitto in corso con l’invio di armi sempre più aggressive.

Il Governo della Repubblica litiga su tutto, anche in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali che sfaldano sia le alleanze di destra che quelle di sinistra.

Questo è il risultato di una legge elettorale che non garantisce né i vinti né i vincitori: è facile prevedere che anche la consultazione referendaria riceverà risposte del tutto insufficienti perché i cittadini sono delusi dalla politica e preferiscono, purtroppo, stare lontani dalle urne. gianfrancofisanotti@gmail.com;

gianfrancofisanotti@gmail.com

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