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ATTUALITÀ | 15 maggio 2022, 13:30

La dorsale sopra Oropa Cima Tressone, Monte Becco, Cimone e Monte Cucco (Biella)

Cornice classica dei Santuari è spesso la cerchia di montagne tra le quali sono edificati. Non fa eccezione il Santuario della Madonna Nera d’Oropa che visibile già dall’Autostrada si staglia tra le arcigne Alpi Biellesi. E’ curioso notare come il complesso monumentale sia posto esattamente sotto la verticale del Monte Tovo dalla perfetta forma piramidale. Le facili cime di questa escursione si trovano sulla sinistra idrografica della valle Oropa e consentono una visione spettacolare del Santuario a picco sotto di noi

Sotto la vetta di massi accatastati del Cimone

Sotto la vetta di massi accatastati del Cimone

L'ITINERARIO

Dai parcheggi del Santuario si sale lungo la strada della Galleria Rosazza. Si imbocca con precauzione il tunnel e sbucati sul versante della Val Cervo si lascia l’auto nei pressi della Locanda (1.488 mt). Si percorrono un centinaio di metri su asfalto in discesa fino ad una stretta curva dalla quale si diparte una ripida traccia che porta sulla dorsale. A destra si staglia la piramide del Monte Tovo e lungo una traccia di sentiero si raggiunge faticosamente l’ammasso di pietre della Cima Tressone (1.724 mt) con spettacolare vista sul versante Sud Est del Tovo. Ripercorrendo i nostri passi riprendiamo la dorsale all’altezza del Colle della Colma (1.630 mt) e seguiamo la traccia contrassegnata D5 che scavalca la Galleria Rosazza e giunge in breve sul Monte Becco (1.730 mt).

Dal Monte Becco verso il Cimone e, più in basso, il pacifico Monte Cucco

Il panorama è ampio sulla pianura di fronte a noi, sugli importanti rilievi del Mucrone e Monte Mars e sul Santuario in fondo alla valle. Continuiamo lungo la comoda dorsale sempre su buona traccia che ci conduce sulla cuspide del Cimone (1.702 mt).

Il Monte Cimone con la dorsale percorsa

Davanti a noi il panorama è sempre più ampio con l’arrotondato Monte Cucco più in basso e nostra prossima meta che raggiungeremo con l’evidente sentiero che ne cavalca pacificamente l’intera dorsale. Dal Cimone si scende con precauzione tra i massi accatastati dalla vetta raggiungendo il sentiero tra i bassi arbusti che in leggera discesa e facilità ci condurrà sul Monte Cucco (1.515 mt) ove è presente una caratteristica Madonnina Nera.

Il segnale di vetta sul Monte Cucco con la miniatura della Madonna Nera conservata nel Santuario sotto di noi

Il Monte Cucco con i ruderi dell’Alpone dai quali si transita per rientrare sulla strada della Rosazza

Da qui a vista si raggiunge in basso a destra la cascina Alpone superiore (1.452 mt) dove ci si innesta sul sentiero con segnavia D16 (detto “dei profughi polacchi”) che con ampio e pianeggiante mezzacosta termina al Tempietto Belvedere nei pressi della strada asfalta della Galleria Rosazza. Risalendo il nastro d’asfalto per alcune centinaia di metri raggiungiamo il tunnel che attraverseremo a piedi raggiungendo l’automobile.

Il caratteristico Tempietto a lato della strada della Rosazza

La nota storica

Dal Santuario di Oropa una bella strada sale alla Galleria Rosazza per scendere poi al Santuario di San Giovanni in Valle Cervo. La galleria con annessa Locanda e gli edifici lungo il percorso, furono ideati e costruiti in soli otto anni da Federico Rosazza Pistolet (1813-1899) mecenate, filantropo e amante delle discipline esoteriche. Ritrovatosi molto ricco ma privo di affetti familiari, con l’amico pittore visionario Maffei decise di dedicarsi all’arte e al miglioramento delle condizioni della vallata dove costruì il palazzo comunale di Rosazza, un castello neogotico, la parrocchiale del paese, il cimitero monumentale e molte opere di pubblica utilità come acquedotti, fontane e mulattiere che contribuirono a valergli la nomina, nel 1892, a senatore del Regno. La sua opera più ambiziosa fu però la galleria che porta il suo nome, ideata seguendo le indicazioni degli spiriti guida. Proprio per questo la galleria fu per anni osteggiata dai valligiani che all’ardito traforo indicato dallo spirito guida preferivano una più prosaica stradina a mezzacosta.

La galleria Rosazza, portale della Valle Oropa

Tecnicamente la galleria fu iniziata nel 1893 ed inaugurata il 17 luglio 1897. E' lunga 367 metri ed è posta ad un'altezza di1.488 metri sul livello del mare. I lavori di scavo, interamente manuali, impiegarono squadre di minatori, con turni anche di notte, per quattro anni nei mesi da aprile a novembre, con l'aiuto di numerose donne locali per i servizi di vettovagliamento. I minatori alloggiavano nei rifugi costruiti nelle vicinanze, le donne invece ritornavano nelle case di Rosazza, affrontando ogni giorno faticose percorrenze. Le maestranze erano in gran numero grazie alla scelta di Federico e Maffei di non adoperare la perforatrice meccanica e le cronache attestano salari fra i più alti dell’epoca sia per gli uomini che per le donne. Insomma un’opera, questa galleria, che anche per la sua storia così particolare vale senza alcun dubbio di essere visitata.

L’originale locanda all’uscita della galleria Rosazza sul versante della Valle Cervo

Per un pranzo al sacco Veg

Un suggerimento per un gustoso pranzo al sacco vegano a impatto zero: torta salata con tofu e bietole

La scheda

Località di partenza: Galleria Rosazza (1.488 mt) –Oropa - BI-

Località di arrivo: Locanda Galleria Rosazza (1.488 mt)

Cime sul percorso: Cima Tressone (1.724 mt), Monte Becco (1.730 mt), Cimone (1.702 mt) e Monte Cucco (1.515 mt)

Dislivello: mt.  250 circa

Tempo di percorrenza: ore 3,30 (soste escluse)

Difficoltà: E (un breve tratto EE per scendere dal Cimone)

Periodo: Primavera e Autunno (a Maggio straordinaria fioritura di narcisi)

Mauro Carlesso scrittore e camminatore vegano

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