La Valle d’Aosta è tra le Regioni con il più elevato tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari (vi aderisce il 44% dei lavoratori) e la maggiore spesa sanitaria pubblica (2.317 euro pro-capite). Dati che la collocano, nel 2021, al 6° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare.
Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index” - strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire - realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del think tank Welfare Italia, disponibile sul sito di Welfare Italia. Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input[1], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output1, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Con riferimento agli indicatori di spesa, la Valle D’Aosta ottiene un punteggio di 71,9 posizionandosi al 6° posto, mentre registra un punteggio pari a 70,9 nella componente di indicatori strutturali, posizionandosi al 9° posto.
Dall’analisi emerge che la Valle d’Aosta ottiene buoni risultati in parametri relativi alle condizioni socio-economiche della popolazione. La regione registra un elevato tasso di partecipazione a forme pensionistiche complementari (il 44% dei lavoratori aderisce, infatti, alla previdenza complementare a fronte di una media nazionale del 35%) e per numero di cittadini inattivi su popolazione in età lavorativa con più di 34 anni (40% il dato regionale contro una media nazionale del 44%). La Val d’Aosta occupa il 3° gradino del podio anche per quanto riguarda la percentuale di posti negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini di 0-2 anni (34% rispetto a una media nazionale del 27%).
Superiore al dato nazionale sono la spesa sanitaria pubblica (2.317 euro pro-capite contro i 2.114 euro registrati a livello nazionale) e la spesa per interventi e servizi sociali (210 euro pro-capite contro una media nazionale di 127 euro), risultati per i quali la regione si classifica, rispettivamente, in 3° e 4° posizione a livello nazionale. In linea con la media Italia sono, invece, il dato relativo alla spesa privata in sanità (480 euro l’anno pro-capite) e i risultati del sistema sanitario regionale: la Regione si colloca all’8° posto per ciò che riguarda lo stato di salute dei cittadini e al 9° posto per “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”.
La Regione si posiziona, inoltre, al 5° posto per la spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (7.662 euro a fronte di una media italiana pari a 5.537 euro), ma al 20° posto per la spesa pubblica per consumi finali per l'istruzione e la formazione in % del PIL regionale (2,6% rispetto a una media nazionale del 3,3%).
La Valle d’Aosta è una delle Regioni con minor spesa per il Reddito di Cittadinanza, attestandosi al 18° posto, mentre si classifica 2^ nella spesa per beneficiari da sussidio di disoccupazione NASPI sulla popolazione tra 15 e 64 anni (8% contro il 5% nazionale).











