Dopo il decreto per mitigare l’aumento del prezzo dei carburanti, la scelta dell’auto diventa sempre più importante. Ibride, elettriche, ma anche le alimentazioni tradizionali nuove e usate di nuova generazione, possono perlomeno contribuire a contenere i consumi. Ma qual è la fotografia in Italia?
Le vendite di auto ibride ed elettriche stanno crescendo sensibilmente, tanto da rappresentare nei primi due mesi dell’anno ben il 41,2% sul totale di auto nuove (al netto del noleggio).
Inoltre, nel 2021 il parco auto circolante di auto ibride ed elettriche in Valle d’Aosta, rispetto al 2020, è più che sestuplicato (+520,7%), passando da 3.502 vetture a ben 21.736. Secondo l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI - Automobile Club d'Italia, la Valle d’Aosta, insieme al Trentino-Alto Adige, nel 2021 è la regione in assoluto con il parco circolante meno obsoleto e datato rispetto agli altri territori italiani.
Delle 249.376 auto in circolazione, le ibride ed elettriche in Valle d’Aosta rappresentano ben l’8,7% (nel 2020 era dell’1,6%) -un valore nettamente superiore alla media nazionale-, con le elettriche che però si fermano allo 0,7%.
Se si considerano le auto “meno green”, solo il 9% del parco circolante ha una classe di emissioni Euro 3 o inferiore (la media nazionale è del 28,5%). Anche considerando l’età media, solo il 12,1% ha 15 anni o più.
Sicuramente la strada è quella corretta ma ancora lunga per un rinnovo radicale a livello italiano, frenato al momento anche dalle vicende di stretta attualità come la carenza dei microchip che ha colpito soprattutto il nuovo e la delicata situazione politica internazionale.
Una cosa è certa. In questo momento per i consumatori il fattore economico resta prioritario, ed è per questo che gli incentivi per l’acquisto di auto nuove da un lato e l’ampia disponibilità di auto usate di nuova generazione sul mercato digitale, che permette di acquistare vetture di qualità a prezzi più “contenuti”, possono favorire questo percorso di “svecchiamento”.