Tutela personale e comunitaria della salute, sicurezza e qualità delle cure, accesso equo a trattamenti, prestazioni e servizi sanitari nel rispetto delle esigenze cliniche, delle condizioni socio-economiche e del progetto di vita delle persone sono diritti che da anni Cittadinanzattiva contribuisce ad affermare, attraverso il Tribunale per i diritti del malato (TDM) e il Coordinamento naz. delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC), perché siano realmente garantiti.
In quest’ottica si inserisce il tema dell’aderenza terapeutica, avvertito come priorità su cui intervenire, a tutela della salute anche della collettività e quale antidoto allo spreco, essendo la scarsa aderenza alle prescrizioni del medico la principale causa di inefficacia delle terapie con conseguente aumento degli interventi di assistenza sanitaria e della stessa mortalità e, dunque, a danno sia dei cittadinii sia del sistema sanitario sia dell’intera società.
Ad oggi siamo lontani da quella compliance intesa come “il grado con il quale il paziente segue le istruzioni mediche”, ma il problema viene affrontato con una visione più ampia e connessa che non coinvolge solo la relazione di cura, ma si estende a tutti gli attori del sistema salute e a tutti i fattori che impattano. “Il nostro impegno sul tema dell’aderenza – ha assicurato Maria Grazia Vacchina, presidente di Cittadinanza attiva VdA - si muove quindi su più fronti, partendo dalla sensibilizzazione dei cittadini, in continuità con la sua mission, e dall’analisi delle politiche poste in essere a livello regionale, proponendo una 'Raccomandazione civica per l’aderenza terapeutica', ovvero indicazioni specifiche rivolte a tutti gli attori che possono incidere positivamente al fine anche di portare a sistema esperienze virtuose esistenti”.
Obiettivo di Cittadinanzattiva è offrire un contributo all’identificazione di politiche volte a superare criticità esistenti e rilevate, trasformando in sinergiche azioni quotidiane le “Raccomandazioni civiche” raccolte e illustrate.