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ECONOMIA | 08 marzo 2022, 20:10

A Fontainemore 20 milioni del bando Borghi del PNRR Cultura

Volendo semplificare ad ogni Fontamoren andranno più di 40mila euro previsti dal PNNR per recuperare i piccoli borghi. Un stanziamento che consentirà di ridare nuova vita al comune della Valle del Lys con poco meno di 450 residenti

Fontainemore

Fontainemore

Il bando del governo lascia alle Regioni totale discrezione su come individuare i 21 paesi a cui andranno 20 milioni di euro. E la Regione ha scelto Fontainemore, il comune guidato da Speranza Girod. Al secondo posto di è classificato Arvier.

Il 20 dicembre scorso il Ministero della Cultura ha dato finalmente avvio alla fase attuativa del PNRR Cultura che prevede nove linee di intervento (macrovoci di investimento) e una riforma per un totale di risorse da investire, entro il 2026, di 4,28 miliardi di euro, pari all'1,82% delle risorse totali del PNRR di 235,12 miliardi di euro (compresi fondi europei e nazionali).

Dopo un lungo lavoro preparatorio, è stato pubblicato l'avviso dell'intervento 2.1 Attrattività dei borghi, un investimento di 1,020 miliardi, pari al 24% del totale del PNRR Cultura, che ne fa l'investimento più importante di tutto il comparto. Come già scritto in precedenza da Arteconomy24, l'intervento sarà gestito dal Servizio V del Segretariato Generale, la struttura sotto la direzione di Salvatore Nastasi che si avvale del supporto di Cassa Depositi e Prestiti, il colosso finanziario pubblico, per la trasmissione e gestione, via informatica, delle domande da parte dei comuni per la linea B dell'intervento in questione.

Due linee di azione con 420 milioni di euro a 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome e 580 milioni di euro ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni.

L’intervento per l’attrattività dei borghi storici si articola in due distinte linee di azione.
La prima, alla quale sono destinati 420 milioni di euro, sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21.

Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.

Per questa linea di azione le Regioni hanno presentato la propria proposta al MiC entro il 15 marzo 2022, così come definita d’intesa con il Comune interessato. Alla presentazione delle candidature seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal MiC al quale partecipano da un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi.

Il percorso negoziale, mirato alla verifica della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR,  si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle 21 proposte e l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.

 

ascova

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