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CRONACA | 05 marzo 2022, 08:00

Salvatore Luberto con la Lilt in udienza dal Papa

Incontrando la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, il Papa definisce l’associazionismo un’importante testimonianza di fronte all’indifferenza e a “una mentalità che vorrebbe escludere chi non è perfetto: “Anche nella malattia siamo pienamente uomini e donne, senza diminuzioni”

Salvatore Luberto con la Lilt in udienza dal Papa

“Di fronte alla realtà di tante persone, di ogni età, che si trovano ad affrontare la malattia, voi avete scelto e scegliete sempre di nuovo di ‘lottare’ con loro e con quanti se ne prendono cura. Scegliete di farvi prossimo”: sintetizza così Papa Francesco l’attività della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ricevuta in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico e che ha festeggiato 100 anni di attività lo scorso 25 febbraio.

Fra i membri della LILT: era presente anche il Presidente Salvatore Luberto, a rappresentare l’Associazione valdostana della LILT. Il Papa sottolinea quanto è necessario farsi prossimo nell’attuale “società minacciata dalla cultura dell’indifferenza” e rileva le difficoltà che i malati di tumore hanno dovuto affrontare in questi anni di pandemia che hanno messo in crisi il sistema sanitario e che hanno “rallentato anche la prevenzione e i processi diagnostici, con conseguenze evidenti prima di tutto sul trattamento della malattia, ma anche sulla serenità delle famiglie e dell’intera società”.

Per questo Francesco fa notare che occorre ulteriore prevenzione e attenzione e alla Lega Tumori puntualizza: “Il vostro impegno è una forma di carità sociale, che voi esercitate in modalità associativa, collaborando con gli Enti pubblici e privati e con il volontariato. L’associazionismo è un’importante testimonianza di fronte all’indifferenza, di fronte a una mentalità che vorrebbe escludere chi non è perfetto. Tale testimonianza presuppone formazione. Non basta il “fare”, c’è bisogno di educarsi, di formarsi, per rispondere alla cultura dello scarto, che tende a emarginare la vulnerabilità, la fragilità, la sofferenza.”

Infine il Papa esorta la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ad andare avanti nel “servizio alle persone”, raccomandandola a San Leopoldo Mandić, patrono dei malati di tumore e dei tumori spirituali, perché confessava e perdonava tutto.

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