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ATTUALITÀ POLITICA | 21 febbraio 2022, 09:00

GUERRA E PACE ALLE PRESE CON L’EUROPA CHE ESCE DAL COVID

In “Guerra e Pace” (Vojna i mir) di Lev Tolstoj si leggono frasi ammonitrici come: “Quando si taglia la legna, è inevitabile che le schegge schizzino”, “La verità deve prevalere senza violenza” ed ancora: “La guerra è un atto contrario alla ragione umana e a tutta la ragione umana”

GUERRA E PACE ALLE PRESE CON L’EUROPA CHE ESCE DAL COVID

La recente crisi politico-militare ha creato non poca ansietà ai popoli d’Europa. Le polemiche, gli annunci, le domande, le risposte, le interpretazioni hanno alimentato molte incertezze sulla sorte dei popoli confinanti che credono nella pace, nell’amicizia tra le genti della Terra, nel dialogo tra le potenze e nella libertà di ogni cittadino del mondo. La soluzione della crisi è stata sempre a portata di mano e la propaganda ha ceduto il passo alle ragioni del buon senso e della convivenza civile.

La guerra non è, infatti, un male necessario bensì è il male assoluto.

L’economia Europea ha risentito molto gli effetti della crisi sul piano delle reciproche forniture, delle sanzioni e delle pesanti ricadute economiche dovute ai rincari di energia e di gas. La bolletta Italiana è risultata “bollente” e le famiglie, le imprese, le ditte guardano preoccupate ai costi finali di questi aumenti spropositati. Anche i bilanci di tutto il parco alberghiero italiano già falcidiati dal Covid presentano risultanze del tutto negative, malgrado l’eroismo dei nostri albergatori e ristoratori.

Non sarà facile recuperare i termini economici dei costi che hanno preceduto l’aggravarsi del confronto internazionale, ma con la buona volontà e con i buoni propositi sarà possibile ritrovare le strade dell’intesa, della collaborazione e del commercio internazionali. Il progresso dei popoli – ricordo non senza commozione La Pira – cresce solo nella solidarietà tra i popoli della Terra. Tutti noi sappiamo quali macerie generi ogni conflitto e come sia necessario aprire le porte a reciproci interessi e ad amicizie permanenti.

L’Italia deve fare – come ha fatto – la sua parte e favorire ad ogni costo la distensione internazionale nella convinzione che la pace non è solo un bene prezioso, bensì una necessità insormontabile. L’opera di Katsushika Hokusai “La grande onda a Kanagawa” esposta al Metropolitan Museum di New York rende bene l’idea di una forza d’urto pericolosa fermata in tempo.

Scriveva Giorgio La Pira: “Quando tutto sembra crollare tutto è ancora magnificamente valido”. Ed ancora: “Per gli uomini non vale che una sola legge ed un solo fine: la legge dell’amore ed il premio dell’amore.

Tutto il resto è menzogna e vanità”.

gianfrancofisanotti@gmail.com

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