"La sentenza non cambia la mia profonda convinzione sull'inadeguatezza della elefantiaca struttura giuridica che si è sviluppata attorno ai fatti che mi sono stati contestati". Camillo Resset, sindaco di Nus, prima condannato e quindi siospwso dall'incarico e poi assolto in appello e riammesso all'Ufficio di Sindaco, commenta la sentenza che lo ha assolto.
La vicenda riguarda una delibera della giunta comunale con cui l'amministrazione ha concesso un terreno di sua proprietà per la posa di un padiglione per serate danzanti e feste a Paolo Contoz, ex consigliere regionale e cugino di primo grado di Rosset
"Si tratta di fatti - aggiunge Rosset - che ricordo essere una percentuale veramente infinitesima dell'attività amministrativa svolta in comune e in cui non è realmente ravvisabile un qualsiasi tipo di interesse personale. Le circostanze che sono state oggetto di una serie di lunghe e dispendiose indagini e di ancora più dispendiose attività giuridiche sono ben conosciute dalla popolazione e dalla maggioranza del consiglio comunale che devo ringraziare di cuore per l'inesauribile sostegno".
La serenità del sindaco è annebbiata “dall’innegabile danno non tanto al sottoscritto quanto alla comunità portato da questo tipo di vicende, in quanto allontana i cittadini dal desiderio di partecipare alle istituzioni, già peraltro in profonda crisi, e gli amministratori dall'effettuare il loro lavoro, per timore di eccessive conseguenze personali tanto più possibili in un periodo di difficoltà come quello che stiamo vivendo, con gravissime carenze di organico, conseguenze che, è bene sottolinearlo, conseguono a fatti eseguiti solo per assicurare il regolare svolgimento dei servizi comunali”.
Infatti, chi pianifica da soddisfare un proprio interesse agisce in modo ben diverso, e ben più scaltro. Per questo Camillo Rosset sottolinea che “sarebbe opportuno valutare le risorse in modo proporzionale alle vicende, per dare giustizia reale, tanto più in una situazione di grave emergenza nell'ambito della giustizia, e mi ricollego alle parole del Presidente Mattarella”.
Sergio Mattarella ha incentrato il suo messaggio al momento della rielezione a Presidente della Repubblica sul tema della Dignità di tutti. Dignità personale, politica e amministrativa.