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ECONOMIA | 17 gennaio 2022, 16:57

Albergatori allarmati per ipotesi VdA Zona Rossa

Filippo Gérard Gérard ‘decreterebbe la fine prematura della stagione invernale, dobbiamo fare di tutto per evitarlo’

Filippo Gèrard, presidente degli albergatori valdostani

Filippo Gèrard, presidente degli albergatori valdostani

“Al di là dei giri di parole, il passaggio in zona rossa ci riporterebbe di fatto in una situazione di vero e proprio lockdown, con limitazioni negli spostamenti e la chiusura di attività quali i bar, i ristoranti, i negozi, tranne alcune eccezioni, e gli impianti di risalita”. Filippo Gèrard manifesta preoccupazione  per quanto dichiarato il Presidente della Regione Erik Lavevaz secondo cui “un passaggio in zona rossa sarebbe una tragedia".

Il presidente degli albergatori valdostani lancia poi l’allarme: “In una stagione caratterizzata da grandi difficoltà sin dall’inizio a causa dei minori flussi di clientela straniera, e peggiorata ora con l’ingresso della Valle d’Aosta (unica per ora in Italia) in zona arancione, anche solo ipotizzare il passaggio in zona rossa sarebbe una catastrofe”.

Infatti, solo per il fatto che se ne parli sono già molte le telefonate che giungono da parte di clienti che hanno prenotato e che ora sono preoccupati di non riuscire a venire in vacanza, ma se dovesse concretizzarsi sarebbe veramente un dramma e non solo per il settore alberghiero.

“Un passaggio in zona rossa anche solo per alcune settimane – ribadisce Gérard - decreterebbe la fine prematura della stagione invernale con tutte le conseguenze economiche e occupazionali che purtroppo già conosciamo. Ha fatto molto bene il presidente Lavevaz a chiedere un conteggio puntuale dei soli casi di ricoverati con sintomi, spiegando il perché la nostra regione è penalizzata dal punto di vista statistico e di calcolo del passaggio tra i diversi colori”.

Il Presidente dell’Adava lancia un appello: “Se vogliamo ancora sperare di avere un tessuto imprenditoriale in Valle d’Aosta, è necessario un cambio delle regole che definisca nuovi parametri per il passaggio da un colore ad un altro; è infatti totalmente anacronistico continuare ad applicare misure e modelli che venivano applicati lo scorso anno in un contesto sanitario totalmente differente”.

Qualche giorno fa in un’intervista al quotidiano El Pais il Primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, vista l’evoluzione della malattia e la protezione offerta dai vaccini, ha detto che è necessario valutare parametri diversi da quelli utilizzati finora e cambiare il modo in cui è tracciata l’evoluzione della pandemia, utilizzando un metodo simile a quello adoperato per l’influenza, senza registrare tutti i casi e senza testare tutte le persone che presentano sintomi.

Per questo Filippo Gèrard dice: “Dobbiamo in sostanza smettere di rincorrere il virus negli asintomatici, superare la fase emergenziale e cominciare a convivere con questa situazione nel migliore modo possibile che non è certamente chiudere di nuovo tutto”.

 

 

pi.mi.

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