Il sindacato dei Primari ospedalieri (ANPO VDA) ci tiene a mettere in evidenza l’impegno, la professionalità dei medici e di tutto il personale impegnato ad affrontare la pandemia, e quindi a curare sia i malati affetti da COVID 19 che tutti gli altri.
Purtroppo non esistono soluzioni che possano eliminare il problema e che permettano di procedere come se il virus non esistesse. L’organizzazione e la dedizione dell’Ospedale non può risolvere tutti i problemi, che spesso nascono nella società in generale e che sono conseguenza anche di comportamenti inadeguati e di mancata fiducia nella scienza.
La ripartizione dell’impegno a curare i pazienti affetti da COVID 19 su tutte le specialità cliniche permette all’ospedale di proseguire nella sua missione, prendendo in carico tutti i malati che hanno bisogno di cure urgenti. I Primari e tutti i Responsabili di struttura sono stati coinvolti tempestivamente nelle scelte aziendali al fine di potere affrontare i bisogni dei malati affetti da COVID 19 e mantenendo, là dove è possibile, le attività “ordinarie”, non di emergenza-urgenza, nel rispetto del Piano aziendale e delle indicazioni Nazionali.
L’etica della nostra professione ci impone dunque di mettere da parte le faziosità, di rispettare il giuramento di Ippocrate mettendoci, “…in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente”, attenuando il più possibile l’impatto del virus.
Questo è il momento di unire le forze di tutti, nei confronti di un virus terribile, che sta stravolgendo la salute e la vita sociale lavorativa.