Nuovo boom di contagi in Valle d'Aosta. Nelle ultime 24 ore, sono stati rilevati 253 nuovi positivi al Covid-19, a fronte di 109 guariti. I casi testati sono stati 859, i tamponi effettuati 3.586. Gli attuali positivi salgono a 1.379, di cui 1.348 sono in isolamento domiciliare. Scendono invece a 31, due in meno di ieri, i ricoveri all'ospedale Parini di Aosta. Di questi, 29 si trovano nei reparti ordinari e due in terapia intensiva. I dati sono riportati nel bollettino di aggiornamento diffuso dalla Regione sulla base dei numeri forniti dall'Usl della Valle d'Aosta ed elaborati dalla protezione civile.
Lavevaz sollecita obbligo vaccinale
"Ho sollecitato che si ampli l'obbligo vaccinale, va fatto subito e va fatto per tutti". Lo dice il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, durante la conferenza stampa di fine anno, nel salone del Conservatoire de la Vallée d'Aoste alla torre dei Balivi. Lavevaz, riferendo i contenuti nell'ultima Conferenza delle Regioni, ha spiegato: "Dobbiamo fare il passo definitivo, dobbiamo arrivare all'obbligo vaccinale per tutti. In Valle d'Aosta gli ospedalizzati sono all'82% non vaccinati: non c'è tanto da discutere". Sul vaccino, "i valdostani hanno fatto la loro parte, rimane una piccola parte di reticenti che devono ancora fare il loro passo".
Lavevaz aggiunge: "La popolazione vaccinata è in grado di rispondere in maniera diversa al virus. Dobbiamo affrontare il futuro della pandemia in modo diverso. Non ha più senso una quarantena uguale per vaccinati e per non vaccinati". Il presidente della Regione sostiene ancora: "Un anno fa eravamo in una situazione molto diversa. Simile per il numero dei contagiati, ma con un tasso di occupazione dei posti letto in ospedale dieci volte più grande. Avevamo gli impianti di risalita chiusi, avevamo una situazione di tensione sociale piuttosto alta. Oggi per fortuna, nonostante i numeri crudi della pandemia siano comunque alti, abbiamo delle armi più affilate per combattere la pandemia".
Oggi in Italia 78.313 nuovi casi e 202 morti tasso di positività 7,6%. Ipotesi quarantena ridotta, verso nuove regole
Nel bollettino di oggi 78.313 nuovi casi e 202 morti. Alcune Regioni verso la zona gialla e arancione all'inizio di gennaio a causa della variante Omicron. Musumeci: "Sicilia verso il giallo da lunedì". Oltre due milioni di italiani in isolamento: rischio paralisi e ipotesi quarantena ridotta a 3-5 giorni per i contatti dei positivi che abbiano ricevuto la terza dose. Convocato per mercoledì 29 dicembre il Cts per un parere. Continua la campagna di vaccinazione: 17.662.472 richiami già somministrati. Dal 10 gennaio booster a 4 mesi dalla seconda dose, come ha annunciato il commissario Figliuolo. Morto per Covid Mauro da Mantova, commentatore no vax della trasmissione radio La Zanzara.
Nuovo record di contagi e tamponi in Italia: 78.313 nuovi casi a fronte di 1.034.677 test analizzati. I morti sono 202, il tasso di positività è al 7,6%. In aumento i ricoveri ordinari (+366, 10.089) e terapie intensive (+19, 1.145) (BOLLETTINO - MAPPE - GRAFICHE). Il 29 dicembre il Cts affronta l'eventuale riduzione della quarantena per i vaccinati con tre dosi che vengono a contatto con un positivo. Per evitare la paralisi, le Regioni chiedono l'azzeramento dell'isolamento per gli immunizzati. Pfizer annuncia l'arrivo in primavera di un vaccino adattato alla variante Omicron.
Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto, province autonome di Trento e di Bolzano in zona gialla. Tutto il resto dell’Italia in zona bianca. Questo è attualmente il quadro della situazione rispetto alle fasce di colori relative alle restrizioni anti-Covid. Ma a causa dell’aumento di ricoveri qualcosa potrebbe cambiare dal 3 gennaio. Ecco quali sono i territori che rischiano maggiormente, secondo l’ultimo aggiornamento dei dati Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Per i ricoveri di pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva, secondi i dati Agenas aggiornati al 27 dicembre in 24 ore si è registrato un incremento in 5 regioni e province autonome: il più consistente si è registrato nella provincia di Trento con +4% in 24 ore, seguita da Valle d'Aosta (+3%), Marche e Campania (+2%) e Veneto (+1%)