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CRONACA | 21 dicembre 2021, 15:34

Volano i contagi no vax protagonisti e campione di ignoranza

Italia, Bassetti: "Obbligo vaccinale e sanzioni, ecco cosa serve". Indagati un leader no vax e un'infermiera per false somministrazioni

Volano i contagi no vax protagonisti e campione di ignoranza

Accelera la curva del contagio in Valle d'Aosta. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 109 nuovi positivi al Covid-19, a fronte di 44 guariti. Lo riporta il bollettino diffuso quotidianamente dall'ufficio stampa della Regione sulla base dei dati forniti dall'Usl della Valle d'Aosta ed elaborati dalla protezione civile. I casi testati nell'ultima giornata sono stati 395, i tamponi effettuati 3.264. Gli attuali positivi raggiungono quota 939, dei quali 915 sono in isolamento domiciliare. In salita anche i ricoveri all'ospedale Parini di Aosta: ora sono 24, uno in più di ieri, di cui 23 nei reparti ordinari e uno in terapia intensiva.

Italia, Bassetti: "Obbligo vaccinale e sanzioni, ecco cosa serve"

"Io sento in questi giorni le tesi più disparate, come mettere i tamponi obbligatori per andare allo stadio anche a chi ha ricevuto tre dosi di vaccino" anti Covid. "Sono tutti provvedimenti cosmetici". A sottolinearlo è Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, intervenuto a 'Rotocalco 264' su Cusano Italia Tv.

"L'unico provvedimento che bisognerebbe prendere con urgenza sarebbe quello di rendere il vaccino obbligatorio, approfittando di queste due settimane di chiusura delle scuole per vaccinare chi non è ancora vaccinato - dice Bassetti - Dopodiché bisognerebbe dare la possibilità a tutti di vaccinarsi in strutture aperte senza prenotazione e dire che dal 10 gennaio chi non è vaccinato paga una sanzione".

"Non si tratta di imporre un tso come qualcuno dice, si tratterebbe di porre una sanzione amministrativa. E' stato giusto imporre l'obbligo a sanitari, docenti e forze dell’ordine, ma ora più che procedere per categorie di lavoratori, bisognerebbe procedere per fasce d'età, dai 40 anni in su, dove il virus picchia molto duro - sottolinea - Chi ha più di 40 anni per poter uscire e andare a lavorare dovrebbe essere vaccinato. Io come medico dico che ci vorrebbe l'obbligo vaccinale, poi decidere come applicarlo spetta ai politici, almeno qualcosa lo facciano loro".

Indagati un leader no vax e un'infermiera 

Tre i fermi eseguiti dalla Digos. I reati contestati sono di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato.

C'è anche il leader locale dei no-vax tra i tre fermati dalla Digos di Palermo per false vaccinazioni nell'hub della Fiera del Mediterraneo. Filippo Accetta è uno dei destinatari del fermo di indiziato di delitto, insieme a una infermiera e a un commerciante.

I reati contestati sono di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato. Gli indagati, avrebbero chiuso un "accordo corruttivo", in base al quale l'infermiera, in cambio di denaro (fino a 400 euro per ogni finta iniezione), avrebbe simulato la vaccinazione agli altri due indagati, oltre che a due parenti di uno di questi.

I fermati, oltre a Filippo Accetta, 52 anni, sono Anna Maria Lo Brano, infermiera di 52 anni, e il commerciante Giuseppe Tomasino, 48 anni. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Felice De Benedittis della procura della Repubblica di Palermo, guidata da Francesco Lo Voi.

Secondo i pm l'infermiera addetta alle vaccinazioni all'hub della Fiera - e quindi incaricata di pubblico servizio - avrebbe ricevuto da Accetta e Tomasino una somma di denaro per "simulare l'inoculazione del siero vaccinale, in realtà mai avvenuta, nonché nel compilare il relativo documento di avvenuta vaccinazione".

Dopo avrebbe "attestato falsamente, controfirmando l'apposito certificato, di aver effettivamente effettuato tale vaccino, inducendo così il medico responsabile a emettere e sottoscrivere la dichiarazione di avvenuta vaccinazione di Accetta, nonché la Piattaforma nazionale digitai green certificate del ministero della Salute a rilasciare, senza che ne sussistessero i presupposti la certificazione verde Covid, documento di avvenuta vaccinazione". 

Allo stato risulta escluso il coinvolgimento dei medici operanti nell'hub e dei funzionari responsabili. Intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché riprese video, disposte dai magistrati coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, hanno permesso inoltre di accertare che la stessa infermiera sottoposta a fermo avrebbe effettuato altre otto vaccinazioni simulate ad altre persone, tra cui un'altra infermiera operante nell'hub di Palermo, e un poliziotto in servizio nella questura del capoluogo.

Si è pertanto proceduto in via d'urgenza al sequestro preventivo dei dati informatici inseriti nella 'Piattaforma digital green certificate' del ministero della Salute, con la conseguente sospensione e il blocco dell'operatività, riguardo ai Green pass dei falsi vaccinati.

L'infermiera destinataria del provvedimento restrittivo, secondo quanto emerge dalle immagini registrate, avrebbe svuotato le fiale di siero contenuto nella siringa, già precedentemente preparata, in una garza in cotone, inserendo poi l'ago nel braccio del 'paziente' senza iniettare nulla e senza muovere lo stantuffo della siringa. Intercettazioni telefoniche hanno anche documentato precedenti contatti tra l'infermiera e chi doveva ricevere il falso vaccino.

 

ascova

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