Porta la firma della segreteria del Movimento Adu-VdA, l'esposto inviato alla Procura regionale della Corte dei conti della Valle d'Aosta sul progetto del collegamento funiviario nel vallone delle Cime Bianche, in val d'Ayas.
Per conoscenza è stato inoltrato anche al presidente della Giunta, Erik Lavevaz; alla segretaria generale regionale, Stefania Fanizzi; ai capigruppo in Consiglio Valle e alla Monterosa spa, che gestisce il comprensorio del Monterosa Ski.
Ambiente Diritti Uguaglianza-Adu VdA contesta tre punti, ha spiegato Alexandre Glarey, componente della segreteria politica del partito (foto a lato). "Si è proceduto all'affidamento della progettazione definitiva e non solo il preliminare, come previsto dalla Regione- ha detto Glarey- è stato affidato l'incarico di progettazione senza verificare se l'opera è realizzabile in base alla legge; c'è incoerenza a livello di procedimento, una grande confusione nella procedura da seguire".
A livello politico, Daria Pulz, altra componente della segretaria politica di Adu ed ex consigliera regionale, sostiene: "Crediamo che quest'opera sia figlia di una visione elettoralistica e capitalistica della montagna. Siamo di fronte a una logica predatoria. Per sopperire alle sue crisi interne, il capitalismo cerca di accaparrarsi nuovi spazi. La politica in generale, e quella regionale in particolare, è ancella di questa visione distorta del mercato. Ormai non può più esistere un luogo, anche se è l'ultimo vallone selvaggio, in cui non ci sia sfruttamento".