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CRONACA | 12 ottobre 2021, 18:03

Gravi indizi di colpa, restano in carcere i due pakistani accusati di stupro su un 13enne

A carico degli arrestati vi sarebbe anche un indizio schiacciante: un video, trovato sul cellulare di uno dei due, che riprende almeno parte della scena dei violenza

La violenza si sarebbe consumata nei bagni del parcheggio dell'autostazione

La violenza si sarebbe consumata nei bagni del parcheggio dell'autostazione

Com'era prevedibile a fronte di gravi indizi di colpevolezza evidenziati dalle prime indagini, il gip di Aosta Paolo De Paola ha convalidato l'arresto in carcere per i due giovani pakistani fermati sabato sera con l'accusa di violenza sessuale nei confronti in un ragazzino aostano di 13 anni.    

I fatti sono avvenuti  tra le 17,30 e le 18 di venerdì scorso nei bagni dell''autostazione di Aosta, in via Carrel dove i due, dopo aver bevuto alcolici insieme a lui, avrebbero condotto a forza il ragazzino, praticamente portandolo 'di peso' e abusandone. In carcere sono finiti Alì Raza, 25enne richiedente asilo e Usama Mazhar (classe '98), titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria.

Ad accorgersi dello stupro è stata una donna che ha prontamente chiamato le Forze dell'ordine. La polizia è risalita ai due giovani per la testimonianza precisa della vittima, che ne ha fatto i loro nomi (li aveva conosciuti occasionalmente in precedenza) e per le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Secondo gli inquirenti, a carico dei due arrestati vi è anche un indizio schiacciante: un video, trovato sul cellulare di uno dei due, che riprende almeno parte della scena dei violenza.

red. cro.

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