Depositata poco più di un mese fa, sarà notificata in questi giorni all'Ufficio legale dell'Amministrazione regionale la sentenza del processo contabile di secondo grado sui 140 milioni di euro di fondi regionali erogati alla Casinò de la Vallée spa tra il 2012 e il 2015. I 18 tra consiglieri regionali attuali ed ex condannati al risarcimento del danno, pur fortemente ridotto (poco più di 16 milioni di euro), sono stati ritenuti responsabili di colpa grave per aver, scrivono i giudici, erogato indebitamente i finanziamenti sottovalutando tutte le notizie e gli indicatori che segnalavano lo stato di sostanziale decozione dell'azienda Casinò".
Com'è noto, ai condannati la Corte dei Conti ha sequestrato beni immobili e conti correnti e se entro brevissimo tempo non verseranno all'Amministrazione le cospicue somme richieste i sei consiglieri regionali attualmente in carica (Marguerettaz, Testolin, Marquis, Restano, Rollandin e Baccega) dovranno lasciare l'Assemblea per incompatibilità.
L'iter per il recupero dei risarcimenti
Non appena ricevuta la notifica della sentenza, l'Ufficio legale della Regione dovrà inviare ai sei consiglieri in carica e ai 12 'ex' l'intimazione a pagare quanto dovuto entro trenta giorni. Se entro tale lasso di tempo non avranno ottemperato, i sei membri attuali dell'Assemblea regionale dovranno lasciare gli scranni. Al momento. è certo che uno solo di loro ha già ottenuto la quietanza dalla propria Compagnia assicuratrice per la copertura dell'intero ammontare della somma richiesta (nel suo caso, 586 mila euro), agli altri cinque consiglieri un'altra Assicurazione ha invece risposto, al momento, picche, negando la copertura del risarcimento per via della tipologia di colpa sentenziata dai giudici contabili.
Tornando alla notifica all'Amministrazione regionale, tale atto converte immediatamente il sequestro di beni e conti correnti in pignoramento vero e proprio, quindi l'Ufficio legale della Regione ovvero dell'ente creditore dovrà inviare la sentenza alla Conservatoria, con allegata richiesta di trascrizione dei beni immobili di proprietà dei condannati. L'Ufficio legale avrà poi tempo 60 giorni per formulare l'istanza di vendita e il Tribunale dovrà poi bandire l'asta (prima udienza di vendita prevedibile non prima di gennaio 2022).
Dovranno versare la somma di due milioni e 400 mila euro ciascuno (contro i quattro milioni e mezzo chiesti in primo grado) l'ex presidente della Giunta e oggi consigliere regionale di Pour l'Autonomie-Pla Augusto Rollandin; l'ex assessore alle Finanze e oggi consigliere regionale di Pla Mauro Baccega; l'ex assessore regionale alle Finanze Ego Perron (Uv). Tra i condannati in Appello figurano poi l'ex presidente della Giunta e oggi consigliere regionale Uv, Renzo Testolin; l'ex assessore alle Finanze e oggi consigliere regionale dell'Uv Aurelio Marguerettaz; l'ex presidente del Consiglio Valle, Emily Rini; gli ex presidenti della Giunta Antonio Fosson e Pierluigi Marquis; tutti dovranno risarcire la somma di circa 586 mila euro (contro gli 807 mila chiesti in primo grado). La stessa cifra di circa 586 mila euro dovrà essere risarcita dal consigliere regionale Claudio Restano, dagli ex consiglieri regionali Joel Farcoz, Luca Bianchi, Stefano Borrello, David Follien, Giuseppe Isabellon, André Lanièce, Marilena Peaquin, Leonardo La Torre e Marco Vierin (anche a loro erano stati chiesti poco più di 800 mila euro in primo grado).