Il Tribunale delle imprese di Torino ha condannato la Regione a pagare 3.420.969,12 euro al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, che ha realizzato l’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta. I giudici hanno accolto solo parzialmente le richieste economiche dell'impresa, che di milioni ne aveva chiesti 17, ma hanno condannato l'Amministrazione a rimborsare al Consorzio anche le 'spese di lite' per 48.700 euro.
Il tribunale ha dato ragione all'impresa, che lamentava una continua introduzione di varianti al progetto, sviluppatosi dunque in modo diverso dal previsto e con costi maggiorati.
Nel 2005 il Consorzio si era aggiudicato i lavori per l'ultimo, importante lotto di lavori dell’area megalitica, per oltre 14 milioni di euro. Poi troppe varianti in corso d'opera hanno disgregato i rapporti con la Regione, che nel 2014 aveva rescisso il contratto, sostenendo che il Consorzio si era rifiutato di eseguire gli interventi necessari ed indispensabili per la conservazione, integrità e collaudo dell’opera, previsti in una perizia di variante tecnica, senza aumento dell’importo del contratto stipulato. All'impresa erano state applicate anche delle penali per il mancato adempimento degli obblighi contrattuali. Di qui l'opposizione del Consorzio al Tar (respinto), al Tribunale civile di Aosta (causa sospesa) e infine a quello delle Imprese, a Torino.
Delle dieci contestazioni sollevate nel ricorso, oltre alle troppe varianti i giudici hanno accolto parzialmente anche quella relativa alla contabilizzazione da parte della Regione del valore delle opere eseguite.












