D’estate, si sa, l’idratazione è un elemento fondamentale per aiutare il nostro corpo a far fronte al caldo afoso di questi mesi. Sono diversi gli italiani che optano per l’acqua del rubinetto per dissetarsi (miglior scelta sia dal punto di vista economico che qualitativo secondo Altroconsumo), tuttavia rimangono ancora tanti coloro che prediligono l’utilizzo delle bottiglie. Non a caso gli italiani sono primi in Europa per consumo di bottiglie d’acqua; 220 litri all’anno per persona.
Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute
Come scegliere l'acqua da bere?
Frizzante, naturale, ricca di sali minerali. Le acque in commercio sono decine e spesso sono molto diverse tra loro per le proprietà che possiedono. Sapere cosa contengono è necessario per scegliere il prodotto più adatto a noi.
L’acqua è alla base di tutte le forme di vita conosciute e quella in bottiglia è uno dei prodotti di maggior consumo nel nostro paese. In commercio esistono diversi tipi di acqua in bottiglia che si differenziano a seconda di alcuni criteri: vediamo quali sono e perché è importante (o utile) distinguere tra i diversi tipi di acque.
Tipi di acqua in bottiglia
Il criterio principale che permette di classificare l’acqua in bottiglia è la quantità di sali minerali che contiene che distingue i tipi di acqua in minimamente mineralizzata, oligominerale, minerale, ricca di sali minerali. La quantità di sali di un’acqua minerale naturale inoltre, determina la sua destinazione d’uso. Vediamo nel dettaglio le differenze e i diversi tipi di utilizzo.