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Consiglio Valle Comuni | 10 luglio 2021, 21:28

Iscritti, dirigenti e amministratori Pd sfiduciano la segretaria Sara Timpano

In una nota si legge 'Come iscritti al Partito Democratico, e rappresentanti a vario titolo di cariche istituzionali interne ed esterne, vogliamo dichiarare chiaramente che il Partito Democratico fa parte di PCP, nel rispetto degli accordi presi'

Iscritti, dirigenti e amministratori Pd sfiduciano la segretaria Sara Timpano

Giorni contati per Sara Timpano ai vertici del Pd valdostano. La segretaria politica è stata sfiduciato da chi si firma come iscritto ma nei fatti si tratta di carichi da 90 in Corso Battaglio Aosta.

Il Commissariamento è alle porte perché, come scrivono i 'dimissionatori' che non guardano certo alla diplomazia. Tant'é Irene Deval, Carmela Fontana, Clotilde Forcellati, Roberto Greco, Erika Guichardaz, Michele Mezzavilla, e scusate se è poco, in replica alle dichiarazioni recentemente apparse circa i rapporti tra Partito Democratico e PCP: "Come iscritti al Partito Democratico, e rappresentanti a vario titolo di cariche istituzionali interne ed esterne, vogliamo dichiarare chiaramente che il Partito Democratico fa parte di PCP, nel rispetto degli accordi presi" hanno scritto in una nota diffusa alle 20,30 di sabato 10 luglio.

Questa mattina, sabato 10 luglio, Sara Timpano si era dissociata da un documento politico redatto dal tavolo di coordinamento di Progetto Civico Progressista. Nella sostanza la segretaria ha detto: io non c'ero e quindi quel documento non è condiviso dal Pd. Ma la replica di Irene Deval, Carmela Fontana, Clotilde Forcellati, Roberto Greco, Erika Guichardaz, Michele Mezzavilla è una ghigliottinata che non lascia spazio a pietà.

Infatti scrivono: "Chiunque per proprio personale interesse volesse uscirne può farlo, ma certamente solo a livello personale e non di partito, partito che, lo ribadiamo, ha preso un accordo che non può essere cambiato senza una pronuncia degli organi deputati: è  l'assemblea che decide, non sono gli eletti, che fanno solo parte dell’assemblea: loro sono liberi di decidere a livello personale ma è una cosa molto diversa dalla decisione di un partito: fa comodo a molti a quanto pare dimenticarsene".

E aggiungono: "Ogni cambiamento deve passare per chi è destinato ad elaborarlo: nel caso del PD deve passare dall’assemblea: non dal segretario, non dagli eletti a cariche di governo non da iscritti senza incarichi statutari: deve essere discusso e votato in assemblea. In caso contrario non c’è partito. Sicuramente nel nostro caso non c’è il PD: di fronte al pubblico ritiro della firma da parte di un tesoriere peraltro mai confermato in un intero mandato, a fronte dei bilanci di un intero mandato mai votati, ma soprattutto a fronte della inesistenza degli organi del partito, è oggettivo che chi dichiara di potersi esprimere per il PD è privo di qualsiasi potere in merito, e lo sa". 

Per essere più espliciti i firmatari della nota precisano: "Come per essere sindaco ci vuole una maggioranza in consiglio anche per essere segretario di un partito occorre la stessa cosa. L’inazione che ha portato al permanere di questa situazione è terminata: chi decide di sfilarsi da un accordo politico firmato al momento delle elezioni lo può decidere solo su mandato assembleare". E per buon peso Irene Deval, Carmela Fontana, Clotilde Forcellati, Roberto Greco, Erika Guichardaz, Michele Mezzavilla concludono: "Sara Timpano è del tutto priva di questo mandato". Il commissariamento è vicino.

pi.mi/pgc

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