La prima bordata l'ha scaricata Sara Timpano, la segretaria del Pd, che pare avvolta dalla nebbia, la quale con una nota ha smentito un comunicato di Progetto Civico Progressista. Ha scritto Sara Timpano: "Al comunicato stampa inviato dalla e-mail di progetto.civicoprogressista@gmail.com si specifica che il tavolo di coordinamento citato riguarda solamente le forze politiche Area Democratica e Rete Civica, il Partito Democratico della Valle d'Aosta non partecipa a tale tavolo e di conseguenza, quanto scritto nel comunicato non sono le posizioni del Partito Democratico".
Pare di capire dunque che una cosa è il gruppo di Progetto Civico Progressista e l'altra è il Pd e che nel Gruppo Progetto Civico Progressista non ci sono più iscritti al Pd?
Ma cosa ha scritto il Tavolo di coordinamento di Pcp riunitosi giovedì 8 luglio?
Ha scritto di aver esaminato la situazione politica regionale e formulato una proposta per l'avvio di Tavoli tematici unitari dei progressisti in Valle d'Aosta.
Il Tavolo lancia una bordata contro la maggioranza e ricorda che sono trascorsi oltre 5 mesi da quella metà di gennaio in cui venne assunto l'impegno di un confronto periodico e tematico fra autonomisti e progressisti su alcuni punti critici della collaborazione di governo, impegno che non è stato rispettato.
La nota rimarca ancora: "E' trascorso oltre un mese dall'incontro tra consiglieri e forze e politiche di maggioranza alla Grand-Place di Pollein, che doveva servire ad avviare una seria verifica programmatica e che fece registrare una surreale scena muta da parte di consiglieri e rappresentanti politici autonomisti".
La cronologia prosegue: "Sono passate più di tre settimane da quando il documento del gruppo regionale di Progetto civico progressista, con l'indicazione dei punti per una base di discussione, è stato consegnato agli autonomisti e nessuna risposta è pervenuta, nessun incontro è stato programmato".
Poi la sfiducia alla maggioranza: "A ulteriore conferma della indisponibilità al confronto, mercoledì 7 luglio è stata approvata la Proposta di legge 22 (guarda caso uno dei punti indicato nel documento di Pcp), riguardante l’applicazione della tecnologia a idrogeno al trasporto ferroviario in Valle d'Aosta. Una normativa con una impostazione inaccettabile".
Tanto inaccettabile che il Tavolo trae la conclusione che "non si vuole dialogare, che si vuole innalzare un muro di gomma, rinviare ogni decisione, andare avanti alla giornata. E' una situazione che riteniamo deplorevole, in contrasto con lo spirito di collaborazione e di confronto, che è indispensabile per poter operare in modo coeso ed efficace e per agire nell'interesse della comunità valdostana".
A tal proposito il Tavolo di coordinamento invita i consiglieri regionali di Pcp "a esprimere in modo fermo ed incisivo il proprio dissenso, anche attraverso azioni specifiche e ad operare per la piena attuazione del programma di legislatura".
Un vero complotto politico confermato dal fatto che per il Tavolo "l'attenzione ai contenuti e lo studio dei dossier sono elementi fortemente caratterizzanti del campo dei progressisti. Sono gli aspetti che più contraddistinguono la sinistra ed il centro sinistra rispetto agli autonomisti e ai centristi che, salvo su pochi temi, sono sostanzialmente indifferenti ai programmi".
Quindi il Tavolo di Coordinamento di Pcp, oltre a confermare alcuni tavoli tematici già attivi, ha deciso di "avanzare la proposta a tutte le forze politiche progressiste presenti in Valle d'Aosta di attivare quattro ulteriori tavoli unitari dei progressisti sui seguenti temi: Economia e Lavoro; Istruzione e Cultura; Ambiente e Trasporti; Riforma istituzionale".
Insomma il tavolo di coordinamento si smarca dalla maggioranza di Lavevaz che in aula dovrà rispondere a due carichi da 90 che le pasionarie di Pcp, Erika Guichardaz e Chara Minelli parena abbiano calato; due interpellanze dirompenti una sulla collegamento funiviario di Cime Bianche e l’altra sull’ospedale destinate a sconquassare la maggioranza di Lavevaz se viene confermata la presentazione. Ma non è detto; da oggi alla convocazione del Consiglio Valle le due interpellanze potrebbero essere ritirate.












