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ECONOMIA | 06 luglio 2021, 18:20

Alla ex Shiloh di Verrès arriva la Teksid e 12 lavoratori restano a casa

La speranza dei sindacati è che ora la nuova società applichi il contratto nazionale dei metalmeccanici, che offre più tutele ai lavoratori rispetto a quello aziendale

Alla ex Shiloh di Verrès arriva la Teksid e 12 lavoratori restano a casa

Lo stabilimento della Shiloh, che realizza stampati in alluminio per il settore dell'automobile a Verrès ha cambiato proprietario. Subentra infatti la Teksid, società del gruppo Stellantis ex Fiat, tra i leader mondiali nella produzione di ghisa e alluminio per il settore dell'automotive in Europa, Nord e Sud America e Asia.

Da giovedì 8 luglio, però, 12 lavoratori della ormai ex Shiloh rimarranno a casa perchè sono stati licenziati.

"Per noi è una brutta notizia - commenta la segreteria regionale della la Fiom Cgil - ed è chiaro come la pandemia non c'entri nulla con i licenziamenti perchè già nell'autunno 2019 i vertici aziendali della Shiloh avevano annunciato 70 esuberi. Il fatto che da 70 potenziali licenziamenti si sia scesi ora a 12 non è una notizia che ci può rallegrare. Per il sindacato, anche solo un posto di lavoro perso è motivo di delusione".

La scelta era tra i licenziamenti, con il rischio di vedere un'altra azienda della bassa Valle d'Aosta chiudere i battenti definitivamente, o il subentro di una nuova società. 

"Certo che il fatto che a subentrare sia il gruppo Stellantis ci fa essere prudenzialmente ottimisti- commenta Fabrizio Graziola, segretario generale della Fiom Cgil della Valle d'Aosta- rispetto a quello che veniva definito un colosso dell'industria produttrice della componentistica per auto. Con l'entrata del gruppo ex Fiat, le commesse potrebbero aumentare e vogliamo crederci, perché nella nostra regione come nel resto del Paese c'è necessità di ripartire".

La Fiom e gli altri sindacati secondo Graziola "hanno evitato il bagno di sangue", ma "è stato impossibile arrivare a zero licenziamenti, perché nella proposta di acquisizione della Teksid è stato messo nero su bianco che la società necessità di 102 persone".

La speranza è ora che la Teksid applichi il contratto nazionale dei metalmeccanici, che offre sicuramente più tutele ai lavoratori rispetto a quello aziendale.

red. eco.

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