Scoppia la polemica tra Vigili del fuoco valdostani e Protezione civile. I sindacati dei pompieri Conapo Valle d'Aosta e Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl si oppongono infatti alla mozione approvata mercoledì scorso in Consiglio Valle e volta, tra l'altro, all'integrazione di alcuni vigili del fuoco nella sede principale della Centrale unica di soccorso-Cus, con l'obiettivo di migliorare lo scambio di informazioni.
"L'integrazione e la circolazione di informazioni tra i vari enti di soccorso nella Centrale unica del soccorso sono due aspetti assolutamente imprescindibili - si legge nel testo, sottoscritto congiuntamente dai gruppi Alliance Valdotaine - Stella Alpina, Pour l'Autonomie, UV, VdA Unie e Lega VdA - al momento però nella Cus mancano la presenza costante del Soccorso alpino valdostano e dei Vigili del fuoco: una lacuna da colmare, proprio per garantire la massima condivisione di équipe e l'efficacia delle operazioni di soccorso".
La mozione impegna la Giunta alla verifica delle procedure in atto alla Centrale unica di risposta e la Centrale unica di soccorso; a garantire la fattiva collaborazione tra i servizi di emergenza che partecipano alla Centrale unica del soccorso; a provvedere affinché i Vigili del fuoco assicurino la presenza fisica all'interno della Centrale, nell'ottica di una migliore e più efficiente gestione degli interventi.
Ieri, venerdì 25 giugno, in una lettera a firma congiunta trasmessa al Consiglio Valle e al presidente della Giunta, i sindacati affermano di rifuggire "categoricamente dall'idea che i vigili del fuoco attuino comportamenti contrari alle norme, alle procedure in essere e al banale raziocinio" e quindi "invitano tutti i consiglieri regionali e in particolare i proponenti e i sottoscrittori della mozione a verificare" quale ente "non effettua le condivisioni di intervento in tempo celere".In questo senso nella missiva si tolgono alcuni sassolini dalle scarpe citando "due tristi episodi del passato, nei quali i vigili del fuoco furono messi a conoscenza dei fatti con un ritardo importante: circa un'ora per informarli della ricerca nei boschi di Introd di un minore che segnalava un malore del proprio accompagnatore, risultato poi fatale; circa 45 minuti per segnalare un mancato rientro ad Ayas di un escursionista rinvenuto deceduto il giorno successivo".
I sindacati suggeriscono di ispirarsi alla provincia di Bolzano, dove la sala operativa interforze si trova nella caserma dei vigili del fuoco e chiedono quindi di realizzare una valutazione costi-benefici tra la presenza costante dei pompieri nella sede principale della Cus (che secondo loro costerebbe circa 500 mila euro l'anno) e un "adeguamento degli spazi e delle tecnologie".