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Aosta Capitale | 09 giugno 2021, 12:01

Aosta: Il Comune si è ricordato del Fondo sfrattati e intende utilizzarlo

Aosta: Il Comune si è ricordato del Fondo sfrattati e intende utilizzarlo

"Su questo capitolo abbiamo stanziato 30.000 euro, una cifra irrisoria, ma si tratta di capire prima della stesura del bilancio se sarà il caso di implementarla, per questo è importante iniziare questo percorso insieme".

Lo ha affermato questa mattina l'assessora alle Politiche Sociali del Comune di Aosta, Clotilde Forcellati (Progetto Civico Progressista-PCP, nella foto), durante le audizioni in commissione consiliare comunale 'Servizi alla persona', sull'ipotesi di revisione del regolamento del Fondo comunale sfrattati, approvato dal Consiglio comunale nel 2006 e aggiornato alle normative attuali dal giugno 2019. Il Comune aveva poi introdotto l'Isee come parametro per calcolare le quote alle famiglie e approfittando di questa modifica formale l'allora assessore alle Politiche sociali, Luca Girasole, ne aveva modificato anche la "sostanza", aumentando il contributo comunale previsto di quasi il 20% per ognuna delle quattro fasce di reddito stabilite.

Il fondo prevede un sostegno economico alle persone in emergenza abitativa o oggetto di sfratto per morosità.

Secondo l'assessora, risulta "molto difficile determinare la capacità di reddito dell'inquilino così come le modalità di erogazione dei contributi" e il tutto deve essere definito "dati alla mano".

Questo, per il presidente della Commissione, Paolo Tripodi, è "il primo passo per una revisione più organica e ampia del solo regolamento, il nostro obiettivo è dare una risposta immediata alla situazione che si è venuta a creare e peggiorare durante la pandemia, la risposta va data ai cittadini e ai proprietari. Siamo consapevoli che tutto il settore vada riorganizzato e ordinato, accogliamo con entusiasmo le suggestioni emerse oggi affinché possano essere riversate in questo lavoro di riorganizzazione".

Sono stati auditi anche Jean Claude Mochet e Adolfo Dujany, rappresentanti dell'Unione piccoli proprietari immobiliari-Uppi della Valle d'Aosta.

"Nella sua revisione- ha affermato Dujany- nella fase istruttoria, l'ente comunale deve tenere in conto la situazione in cui versa l'inquilino, se si tratta di una difficoltà economica permanente che richiede un intervento importante da parte del Comune oppure di una situazione contingente e sulla base di questo definire il contributo. C'è bisogno comunque di portare a conoscenza della popolazione questo strumento, perché si tratta di un problema sociale importante, e cercare di trovare soluzioni di prospettiva ricollegando le fasce deboli con il lavoro".

Sono "poche le amministrazioni che hanno il coraggio di parlare di sfratto soprattutto in questo periodo di incertezza, in cui ancora non si sa come evolverà il blocco degli sfratti - ha affermato Jean-Claude Mochet. "Sicuramente due elementi possono dare ancora più appeal al fondo, da un lato la quantità di risorse stanziate e dall'altro la velocità nella risposta da parte dell'ente comunale, che funge da garanzia sia all'inquilino in difficoltà, sia al proprietario dell'immobile".

i.d. - agenzia Dire

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