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CRONACA | 18 maggio 2021, 08:01

Durante la pandemia aumento esponenziale in Valle di violenze sulle donne

Un problema importante per chi si occupa della tutela delle donne vittime di violenze domestiche è il reperimento di alloggi 'sicuri', ovvero l'allontanamento delle vittime dai loro carnefici

Durante la pandemia aumento esponenziale in Valle di violenze sulle donne

Rispetto agli anni precedenti, nel 2020 sono praticamente raddoppiate le richieste di aiuto al Centro donne contro la violenza di Aosta. E sono addirittura triplicate nei mesi di marzo e aprile, in pieno lockdown Covid, rispetto allo stesso periodo del 2019.

E' quanto riferito da Anna Maria Ventriglia, presidente del Centro (nella foto), ascoltata durante i lavori della Commissione speciale per l'emergenza Covid del Comune di Aosta. Il dato è in linea con l'andamento nazionale: in Italia nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%). L’aumento delle chiamate è avvenuto a partire da fine marzo, con picchi ad aprile (+176,9% rispetto allo stesso mese del 2019) e a maggio (+182,2% rispetto a maggio 2019).

“Negli anni scorsi – ha spiegato Ventriglia – abbiamo accolto circa 30 casi ogni anno, nel 2020 gli accessi sono stati 59, un numero praticamente doppio e molti di questi si sono verificati nei mesi primaverili del lockdown". La maggior parte delle richieste di aiuto è giunta da Aoste e Plaine, poi da bassa e media Valle mentre pochissimi, si contano sulle dita di una mano, gli accessi dall’alta Valle.

"Nel 2020 - ha precisato la presidente del Centro donne contro la violenza di Aosta - si sono rivolte a noi soprattutto donne italiane, di qualunque ceto e grado di istruzione”.

Un problema importante per chi si occupa della tutela delle donne vittime di violenze domestiche è il reperimento di alloggi 'sicuri', ovvero l'allontanamento delle vittime dai loro carnefici. Durante il lockdown questo problema si è sentito maggiormente in Valle d'Aosta come nel resto d'Italia (il divieto di assembramento e il concreto rischio di contagio nelle Case-famiglia ha costretto a ridimensionamenti dell'accoglienza) e tranne i casi di maggior rischio per l'incolumità delle vittime, che vengono alloggiate nella ‘Casa rifugio Arcolaio', è stato difficile per le volontarie del Centro individuare appartamenti per donne in pericolo ma spesso con figli maggiorenni ai quali non è consentito l'accesso all'Arcolaio per motivi di sicurezza reciproca e privacy.

La possibilità di usufruire di alloggi per donne vittime di violenze familiari unita a quella di ottenere un'autonomia economica, quindi lavorativa, per potersi affrancare dai congiunti violenti sono obiettivi sui quali il Centro donne contro la violenza di Aosta sta lavorando quotidianamente.

In Italia nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%). L’aumento delle chiamate è avvenuto a partire da fine marzo, con picchi ad aprile (+176,9% rispetto allo stesso mese del 2019) e a maggio (+182,2% rispetto a maggio 2019).


pa.ga.

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