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ATTUALITÀ | 15 marzo 2021, 17:00

Il commissario ha riconosciuto la priorità per i 407mila lavoratori domestici che assistono disabili e persone non autosufficienti

Lorenzo Gasperrini, presidente Domina

Lorenzo Gasperrini, presidente Domina

Il generale Francesco Figliuolo, nell’ambito del piano vaccini anti Covid, ha riconosciuto l’importanza della vaccinazione delle persone che si occupano quotidianamente di disabili e non autosufficienti: “Devono essere vaccinati i genitori, i tutori e i caregiver, i badanti per dirla in italiano, ovvero chi si occupa di queste persone, sarebbe delittuoso non farlo”, ha dichiarato il commissario per il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19.

“Finalmente le badanti sono considerate tra le categorie prioritarie, lo chiedevamo da mesi”, sottolinea Lorenzo Gasparrini, segretario generale di DOMINA, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico. “Vaccinare tutti i lavoratori domestici che accudiscono i nostri anziani significa proteggere anche loro”, continua Gasparrini.

In Italia le badanti regolari sono poco più di 407mila, (circa 1500 in Valle d'Aosta) e sono in costante aumento (+11,5% dal 2012). La componente irregolare nel settore è molto alta e si attesta attualmente attorno al 57,6%. Dati statistici ed elaborazioni sul settore sono pubblicati dall’Osservatorio nazionale DOMINA nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico.

La maggior parte delle badanti regolari sono donne (92,2%), gli stranieri sono 302mila, gli italiani 105mila. Il 37% si concentra in sole tre regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Le province di Milano (32mila), e Roma (30mila) sono quelle in cui si registrano più presenze. Numeri assolutamente gestibili per una vaccinazione rapida delle lavoratrici e dei lavoratori domestici, dunque, se consideriamo che l’obiettivo a breve termine nel nostro Paese è di somministrare 500mila dosi al giorno.

red.pi.

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