Come ricordato in altro articolo, il virus serpeggia anche nelle scuole valdostane nonostante le misure di prevenzione e oggi la campagna di screening tra studenti e insegnanti valdostani ha fatto emergere due casi di positività al Covid-19 fra gli studenti del Liceo delle scienze umane e scientifico 'Regina Maria Adelaide' di Aosta. Quelli del Regina Maria Adelaide sono i primi due casi di positività emersi dall'inizio della campagna, che ad oggi ha coinvolto 717 persone anche tra l'Istituto tecnico e professionale regionale 'Corrado Gex' di Aosta, l'Istituzione scolastica di istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès e il Paritario di Courmayeur.
Intanto, però, peggiora la situazione epidemiologica in Valle d'Aosta, passando da uno scenario di tipo 1, il meno complesso tra i quattro previsti dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute, a quello di tipo 2 ('Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo'). Secondo il ricercatore Luca Fusaro dal 4 al 10 marzo l'incidenza dei nuovi casi ogni centomila abitanti è passata in Valle dai 48 della settimana precente a 86.
Dai dati del monitoraggio regionale Covid-19 (relativi alla settimana 1-7 marzo) emerge inoltre che la classificazione complessiva di rischio della regione alpina è passata da "moderata ad alta probabilità di progressione" a "moderata", con una crescita tuttavia di casi e focolai. L'indice Rt puntuale è 1,4 (era 1,21 la settimana precedente). I casi di Covid-19 durante la scorsa settimana sono saliti a 93 (74,38 ogni 100 mila abitanti, erano 60,78 nei sette giorni prima) e non sono state segnalate allerte in relazione alla "resilienza dei servizi sanitari territoriali".













