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CRONACA | 11 marzo 2021, 14:22

Il 18enne aostano Giuseppe Varone insignito da Mattarella 'Alfiere della Repubblica'

Il 18enne aostano Giuseppe Varone insignito da Mattarella 'Alfiere della Repubblica'

"Per la costanza del suo impegno scolastico nel periodo del lockdown e della didattica a distanza, grazie alla quale è riuscito a trasformare la sua condizione di difficoltà in una opportunità di crescita e in un esempio per i compagni di classe e per gli stessi adulti. Oltre alla scuola si è impegnato in progetti dedicati a giovani che, come lui, soffrono di un disturbo dello spettro autistico".

Questa la motivazione con cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l'attestato di 'Alfiere della Repubblica' a Giuseppe Varone, 18enne di Aosta. Il titolo è assegnato a "giovani che si sono distinti per l'impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia".

"L'autismo è una risorsa per la scuola e mio figlio è un chiaro esempio di come una particolare condizione possa diventare un aiuto anche per gli altri, uno strumento per creare inclusione". Così Christian Varone ha commentato l'attribuzione dell'attestato a suo figlio Giuseppe.

Varone, maresciallo delle Guardia di finanza e presidente dell'Associazione che riunisce i genitori di bimbi e ragazzi autistici, sostiene insieme agli altri associati che "l'autismo non è una problematica ma è una risorsa".

Giuseppe, 18 anni, appassionato di storia e geografia economica, frequenta l'ultimo anno dell'Istituto tecnico professionale regionale indirizzo tecnico turistico Corrado Gex di Aosta e il prossimo anno si iscriverà alla facoltà universitaria di Scienze politiche. Il lockdown dello scorso anno, che ha costretto gli studenti alla didattica a distanza, ha fatto emergere molte delle sue potenzialità: "Per lui è stato un periodo difficile - ha detto il padre - perché vedere i suoi compagni solo come pallini sul computer non era l'ideale: ha sofferto in maniera particolare, i suoi progetti scolastici sono sempre stati volti all'inclusione scolastica, ma è riuscito a dimostrare di essere capace ad affrontare anche questa situazione, di proseguire gli studi, di avere un buon profitto e soprattutto di essere un traino per i suoi compagni che non riuscivano a sopportare la Dad".

red. cro.

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