Nel corso di questi ultimi mesi si è parlato moltissimo della fine del mercato tutelato e del modo in cui cambierà il futuro delle bollette luce e gas, ma tale provvedimento è stato rinviato nuovamente, per le sole utenze domestiche, a Gennaio 2023 con il nuovo decreto Milleproroghe. Negli anni gli slittamenti sono stati diversi. Inizialmente la fine del servizio di maggior tutela era stata prevista per Gennaio 2020, per poi essere rinviata di anno in anno.
L’abolizione delle tariffe luce e gas del mercato tutelato avrebbe permesso il passaggio definitivo al mercato libero dell’energia, ma a quanto pare bisognerà attendere altri due anni in quanto il governo sostiene che il settore non sia del tutto pronto a far fronte ad una totale liberalizzazione del mercato, soprattutto a causa della mancanza di adeguate informazioni e di strumenti decisionali chiari per gli utenti. Oltre all’introduzione del portale offerte, dello sportello dei consumatori e delle comunicazioni già inviate da tempo in bolletta, si sta pensando anche a campagne informative più incisive sui mezzi di comunicazione, in modo da rendere davvero più consapevoli tutti gli utenti italiani.
Va comunque sottolineato che da Gennaio di quest’anno la Maggior Tutela è terminata per le utenze aziendali, che ora devono obbligatoriamente passare al mercato libero.
Cerchiamo di capire, però, cosa comporterà la fine del servizio di maggior tutela. Concretamente, la fine del servizio di maggior tutela avrà come conseguenza il fatto che i clienti (in maggior tutela) avranno l’obbligo di selezionare un fornitore del mercato libero, poiché non vi sarà più la possibilità di pagare le bollette luce e gas al prezzo stabilito del mercato tutelato.
Il gestore del mercato tutelato assegnerà agli utenti un fornitore temporaneo, verosimilmente mediante asta nazionale, per un periodo di sei mesi, applicando una tariffa in Simil Tutela, definita PLACET. Se dopo i sei mesi non verrà effettuato il cambio di operatore, si dovrebbe procedere ad una nuova assegnazione casuale. In ogni caso, non ci saranno mai interruzioni delle forniture.
L’orientamento pare essere quello di andare ad adottare delle tariffe progressivamente sempre meno convenienti, per spingere verso l’attivazione di un contratto in maniera autonoma nel mercato libero. Uno dei grandi vantaggi del mercato libero è che si può cambiare facilmente operatore se ci si rende conto di aver sottoscritto un contratto poco conveniente, senza dover pagare costi aggiuntivi e senza alcuna sospensione della fornitura.
La fine del mercato tutelato avverrà secondo modalità e tempistiche differenti a seconda della tipologia di utenza a cui si fa riferimento.