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Consiglio Valle | 18 febbraio 2021, 08:07

Anche in Valle d'Aosta si può firmare per la legge popolare contro il fascismo

In tutti i Comuni Valdostani Raccolta Firme - Mai più fascismo e nazismo - entro il 31 marzo 2021

Anche in Valle d'Aosta si può firmare per la legge popolare contro il fascismo

Anche in Valle d'Aosta, anche se sottosilenzio dei media, è in svolgimento la raccolta firme per la proposta di legge a iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e proaduzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti” (informazioni https://anagrafeantifascista.it). L’iniziativa 'Mai più fascismi', annunciata nella Gazzetta Ufficiale n. 260 del 20 ottobre 2020, terminerà il 31 marzo prossimo.

Da tempo, purtroppo, anche in Valle d'Aosta, (i simboli anche sui portoni di una villa, ndr) riemergono simboli inneggianti al fascismo e al nazismo. Si manifestano atteggiamenti e si difendono ideologie che dovrebbero appartenere a un passato che non può e non deve più ripetersi. Sui social media, nelle testate giornalistiche, nelle dichiarazioni politiche, intolleranza e nostalgia del periodo fascista sono spesso oggetto di discussione.

Ma il fascismo non è un'opinione come tutte le altre, va condannato in ogni sua forma, senza se e senza ma. Per questo invitiamo tutti a firmare la richiesta di una legge dedicata.

Mai come nel momento in cui viviamo è necessario credere nel valore della persona e della dignità umana. Forme di intolleranza, qualunque esse siano, e di propaganda della stessa, devono essere combattute con l’aiuto di una legislazione adeguata a contrastarne le derive, favorendo forme di integrazione e di reciproco rispetto tra gli esseri umani.

Con la firma si richiede di inserire, nel libro secondo del Codice Penale, un articolo che specifichi che "chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco […] anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni[…]".

pi.mi.

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