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CRONACA | 04 febbraio 2021, 15:35

Processo discarica Pompiod, imputati chiedono oblazione e lavoro per messa in sicurezza

I sigilli apposti due anni fa alla discarica di Pompiod

I sigilli apposti due anni fa alla discarica di Pompiod

Iniziato questa mattina, dopo alcuni passaggi preliminari e richieste della difesa è stato rinviato al prossimo 11 maggio il processo sul presunto smaltimento illecito di rifiuti nella discarica di Pompiod, a Aymavilles, sequestrata nel novembre 2019. Gli imputati sono Umberto Cucchetti, nato a Gattinara (Vercelli), di 42 anni, in qualità di amministratore unico e legale rappresentante di Ulisse 2007 srl, che gestisce la discarica, e Maria Antonietta Dellisanti (55), nata a Torino, come direttore tecnico. La difesa (avvocati Luciano Paciello, Pietro Ferraris, Perla Sciretti) ha chiesto un termine per "arrivare a una soluzione che almeno nella prospettazione del giudice sia una messa in sicurezza" della discarica.

Ipotesi che aprirebbe le porte a una possibile oblazione in denaro che estinguerebbe il reato, portando così al proscioglimento dei due imputati. Nell'udienza di stamane hanno chiesto di costituirsi parte civile la Regione, i comuni di Aymavilles e Jovencan il Comitato discarica sicura di Pompiod, Legambiente, Valle virtuosa.

Nel giugno 2020 la procura di Aosta aveva emesso un decreto penale di condanna dei confronti dei due imputati (38.500 euro), che si erano opposti e avevano chiesto l'ammissione all'oblazione (istanza che il gip aveva respinto). Nei confronti della società gli inquirenti, nella persona di Cucchetti, avevano chiesto inoltre un decreto penale di condanna (impugnato dalla difesa) ad altri 64.500 euro. Dall'agosto 2018 all'agosto 2019, secondo la procura, a Pompiod sono state conferite oltre 3.000 tonnellate di materiale contente sostanze come mercurio, fibre di amianto, idrocarburi pesanti, utilizzandola "di fatto, come discarica per rifiuti speciali non pericolosi in luogo di inerti".

i.d.

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