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CRONACA | 03 febbraio 2021, 12:16

Blitz dei carabinieri ai bar Lys e Bivio di Pont-St-Martin, chiusura per 30 giorni

Blitz dei carabinieri ai bar Lys e Bivio di Pont-St-Martin, chiusura per 30 giorni

Sigilli per 30 giorni al bar Lys di Katia Bertero e al bar Bivio di Francesca Pistono a Pont-Saint-Martin per mancato rispetto delle norme anti pandemia. Li stanno apponendo questa mattina mercoledì 3 febbraio i carabinieri di Donnas, al termine di un 'braccio di ferro' durato quasi un mese.

Le Forze dell'ordine da gennaio ad oggi hanno già notificato due sanzioni pecuniarie e due ordini di chiusura del locale a Bertero  e a Pistono, che neanche questa volta però intendono arrendersi e si dicono pronte a dare battaglia. Ironia della sorte, l'ordine imperativo di chiusura è giunto quando, in piena zona gialla, tutti i bar a Ponte come nel resto della Valle sono aperti.

"La licenza non me la possono togliere perchè nel mio locale tutto è in regola  - spiega Katia Bertero - pertanto domattina rialzerò la serranda del bar come tutti i giorni. Farò ovviamente ricorso e vedremo cosa succede. Le manette non possono mettermele...". Ricorso annunciato anche da Francesca Pistono. "Siamo lavoratrici e vogliamo continuare ad esserlo", ribadendo di lottare "contro norme che dovrebbero contrastare la pandemia ma che invece soprattutto ci stanno mettendo definitivamente in ginocchio". In realtà "ulteriori violazioni -  fa sapere l'Arma - potrebbero portare alla contestazione del reato di 'Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità' e a violazioni del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che prevedono anche la revoca dell'autorizzazione, sempre da parte della Regione".

"Pazzesco come le imprese vengano pressate con nonchalance, psicologicamente e legislativamente - commenta duramente l'Associazione autonomi e partite Iva della Valle d'Aosta - fino alla chiusura forzata per aver tentato di sopravvivere; il Governo non paga le conseguenze per i propri errori nella gestione dell’emergenza, intanto si sanziona chi ha bisogno di mantenere la propria famiglia e si permette ai burocrati di continuare governare senza realmente sostenere le imprese".

pa.ga.

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