L'udienza si è svolta mercoledì 13 gennaio; Linty era stato condannato in primo e secondo grado perché considerato colpevole di essere stato indotto indebitamente alla stipula di un contratto di affitto locali, di proprietà dell’ex consigliere regionale Ego Perron (anch'egli assolto con formula piena), in cui trasferire la filiale della BCC Valdostana di Fénis in cambio del sostegno da parte dello stesso Perron nella candidatura ai vertici della Banca alle elezioni di rinnovo del CdA nella primavera del 2015. Trasferimento di fatto mai avvenuto.
“Prendiamo atto con soddisfazione del dispositivo di assoluzione del dott. Marco Linty che testimonia, come già ribadito in questi anni, l’indipendenza dell’Istituto bancario dalle influenzepolitiche - commenta il Presidente della Bccv, Davide Adolfo Ferré - La BCC risponde unicamente alla Vigilanza (BCE e BANKIT) ed ai propri circa 10.000 soci che ne sono i proprietari ed eleggono i propri rappresentanti in un'assemblea democratica viva e partecipata”.
Nel commentare il dispositivo di sentenza di assoluzione il dott. Marco Linty evidenzia “Oggi è una giornata di grande gioia per me! Ho creduto nella giustizia e con fiducia mi sono difeso fino all’ultimo grado per dimostrare la mia innocenza, che finalmente è stata riconosciuta. Devo tuttavia evidenziare i tempi troppo lunghi di questo assurdo procedimento penale, che ha richiesto più di 5anni per arrivare alla sentenza definitiva, togliendo serenità a me e alla mia famiglia e compromettendo la mia immagine di uomo e di professionista, totalmente dedito al buon andamento della banca che ho avuto l’onore di presiedere per 6 anni. Ringrazio gli avvocati che mi hanno assistito e tutte le persone che in questi anni mi hanno sostenuto”.
“Sono molto soddisfatto dell’esito del processo - dichiara il professor Enrico Grosso, avvocato difensore di Marco Linty - Ho sempre creduto nell’innocenza del dottor Linty, nella sua specchiata onestà,nell’assoluta irreprensibilità dei comportamenti da lui tenuti nell’esercizio delle funzioni di Presidente della Banca di Credito Cooperativo Valdostana. Dobbiamo ovviamente attendere le motivazioni della sentenza per comprendere nel dettaglio le ragioni che hanno condotto la Cassazione a tale esito”.