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CRONACA | 19 dicembre 2020, 10:46

Indagini anche in Valle su un traffico di documenti falsi

Indagini anche in Valle su un traffico di documenti falsi

Ci sono anche alcuni stranieri residenti in Valle d'Aosta, tra gli indagati nell'ambito di un'indagine della polizia di Trieste su un traffico internazionale di patenti, certificati di abilitazione alla guida, documenti di identità e diplomi falsi prodotti in Ucraina ma in apparenza rilasciati dalle autorità polacche.

La polizia ha effettuato 92 perquisizioni e sequestri in tutta Italia, svolti nei giorni scorsi dalla Squadra mobile della Questura di Trieste e da altre 40 sezioni tra cui quella aostana, con il coordinamento del Servizio centrale operativo-Sco della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Roma.

Dalle ispezioni è stato verificato che in un centinaio di casi il plico inviato era, per dimensioni e peso, compatibile con una spedizione di documenti. Sono stati dunque Incrociati il senso di alcune conversazioni tra gli indagati con le spedizioni effettuate tramite corriere. Questo ha ristretto la cerchia di attenzione a 92 persone che potevano essere detentrici di documenti falsi. D

i queste, solo due sono italiane (residenti in provincia di Vicenza e di Pistoia), tutti gli altri sono stranieri di diverse nazionalità, con dimora a Trieste e in altre dodici regioni italiane, dalla Valle d'Aosta al Piemonte, dal Lazio alle Marche.

Gli investigatori sottolineano le situazioni di rischio che possono derivare dal possesso di documenti falsi come patenti e certificati di abilitazione alla guida, anche di mezzi pesanti, con pericolo per l'incolumità propria e di altri. Tra le persone perquisite a Trieste, uno di nazionalità turca è stato anche arrestato poiché trovato in possesso di una patente falsa e di una carta di identità valida per l'espatrio mai rilasciata dalle autorità polacche.

red. cro.

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