"Basta allo sfruttamento dei nostri territori da parte di truffatori senza scrupoli". Così Coldiretti Valle d'Aosta plaude al sequestro urgente di una novantina di capi tra asini e pony svolto martedì 7 ottobre nella zona di Etroubles per presunti maltrattamenti e abbandono di animali. Coldiretti loda l'azione del Corpo forestale della Valle d’Aosta, della Polizia locale e dei veterinari dell’azienda Usl che hanno condotto e completato l’operazione affidando gli animali ora alla custodia del Comune.
“Le aziende agricole devono già fare i conti con il maltempo e le calamità generate dai cambiamenti climatici - si legge in una nota di Alessio Nicoletta, presidente dell'associazione di agricoltori e allevatori - devono sopportare i grandi predatori che minacciano gli allevamenti, ci mancano solo più i finti allevatori che fanno speculazioni finanziarie su pascoli destinati alla produzione della fontina” .
Per Elio Gasco, direttore di Coldiretti, "questo modo, scorretto, di operare, che contravviene alle più elementari regole di rispetto degli animali, è di fatto concorrenza sleale nei confronti degli allevatori onesti che fanno impresa seguendo le norme”.
Coldiretti Valle d’Aosta non si limita alla condanna dell’episodio e invita i Comuni e i proprietari di alpeggi privati a inserire nei capitolati di appalto delle aste pubbliche e nei contratti di affitto le indicazioni provenienti dall’Amministrazione regionale per limitare le speculazioni.
“Non appena sarà insediata la nuova giunta regionale –sottolinea ancora Alessio Nicoletta - chiederemo al futuro assessore all’Agricoltura di intervenire sul tema anche a tutela delle produzioni tipiche e della biodiversità del nostro territorio che non vengono assicurate con il pascolamento di asini o greggi di pecore abbandonate in giro per la Valle”.