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AMBIENTE | 04 ottobre 2020, 18:12

Diecimila firme per salvare il Vallone di Cime Bianche

Diecimila firme per salvare il Vallone di Cime Bianche

Avviata lo scorso febbraio nell’ambito del progetto fotografico divulgativo 'L’Ultimo Vallone Selvaggio', la petizione 'In difesa delle Cime Bianche. Diciamo NO al progetto funiviario nel Vallone!' ha raggiunto a finesettembre quota 10.000 firme.

"Un traguardo considerevole - si legge in una nota di Legambiente - un grande abbraccio virtuale nei confronti di un’area protetta d’immenso valore naturalistico e archeologico, geologico e panoramico, nonché scrigno di una biodiversità estremamente ricca e preziosa".

"Il nostro progetto fotografico di conservazione condotto come fotografiindipendenti - spiegano Marco Soggetto, Annamaria Gremmo e  Francesco Sisti autori della ricerca 'L'Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche' - ha come obiettivo principale la sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito al pericolo corso sin dal 2015, e soprattutto in questi ultimi mesi, dal Vallone delle Cime Bianche. Oltre a numerose pubblicazioni su testate locali e nazionali, alle serate di proiezione in svariate regioni italiane, alla nostra attività fotografica, questa petizione contribuisce a evidenziare inequivocabilmente sia l’amore diffuso in generazioni di escursionisti e alpinisti per il Vallone, sia la grande visibilità ormai raggiunta da questa emergenza ambientale".

Sulla piattaforma internazionale Change.org, ogni firma sia stata automaticamente verificata, fornendo così un computo quotidiano facilmente verificabile e soprattutto numerabile concertezza. "Un totale, un risultato, tuttora in crescita - prosegue la nota degli ambientalisti - un motivo di gioia per chiama una montagna ancora intatta e non interamente addomesticata, un monito per chi si è illuso di poter far passare sotto silenzio lo scempio di un’area protetta dalla più elevata normativa europea".

La petizione di Legambiente non è sola, peraltro. Infatti, il prestigioso e ben noto Censimento 2020 dei 'Luoghi del Cuore' del Fondo Ambiente Italiano-Fai, vede attualmente proprio il Vallone delle Cime Bianche al primo posto della classifica valdostana.

"Questi e altri risultati  -  conclude Legambiente VdA - non sono altro che reiterate testimonianze di amore e attenzione da parte dell’opinione pubblica nazionale e internazionale, spesso fruitrice della Val d’Ayas come dichiarato in numerosissimi commenti in calce al voto, e assolutamente contraria a qualsiasi nefasto progetto funiviario che possa ridurre lo splendido e ancora intatto Vallone delle Cime Bianche alla stregua delvicino e martoriato Vallone di Forca, o Bettaforca. Il nostro auspicio è che simili progetti, ormai fuori tempo massimo da anni e assolutamente illegali nel caso di un’area protetta quale quella del Vallone,restino confinati ai pur costosi studi di fattibilità, e ai sogni di speculatori,affaristi e politici locali".

i.d.

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