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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 27 agosto 2020, 14:00

Aosta: Riaprono asili nido e centri diurni per gli anziani

Aosta: Riaprono asili nido e centri diurni per gli anziani

Riapriranno a metà settembre gli asili nido e i Centri diurni per gli anziani del Comune di Aosta. Lo ha deliberato oggi la Giunta municipale, e in queste settimane gli uffici dell’assessorato comunale alle Politiche Sociali sono stati particolarmente impegnati nel valutare tutti gli aspetti relativi al rispetto delle norme di emergenza Covid.

"Un lavoro ed uno studio approfonditi e puntuali  - spiega l'assessore, Luca Girasole -   da cui nasce la delibera che è stata approvata questa mattina dalla Giunta Comunale. Nonostante le restrizioni previste dai protocolli, riusciamo a riaprire i servizi all'infanzia ed i centri diurni per anziani della città. E, soprattutto, senza costi aggiuntivi per le famiglie".

Il 31 gennaio il Consiglio dei Ministri aveva dichiarato lo stato di emergenza per rischio sanitario che recentemente è stato prorogato sino al 15 ottobre 2020. Il 4 marzo scorso inoltre era stata disposta la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia nonché dei centri diurni per anziani, prorogata fino al 31 luglio 2020.
"Il comune di Aosta si attivò subito - spiega Girasole - e tutti i servizi rivolti alla prima infanzia e quelli semi-residenziali rivolti agli anziani furono sospesi dal 5 marzo; una scelta che, tra l'altro, fu sicuramente decisiva per consentirci di riscontrare 0 casi positivi al covid 19 nelle nostre strutture per anziani".

Con il DPCM del 7 agosto 2020 è stato disposto che sull’intero territorio nazionale, in relazione alla ripresa delle attività dei servizi educativi per l’infanzia, gli enti gestori di tali servizi continuino a predisporre ogni misura utile all’avvio dell’anno scolastico 20/21 con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza conformi alle linee guida di cui all’allegato 8 e di procedere alle attività di pulizia e igienizzazione necessarie. Con medesimo decreto è stata inoltre disposta la riattivazione dei servizi socio assistenziali per disabili (tra i quali rientrano gli anziani non o parzialmente non autosufficienti).

Sulla base delle prescrizioni previste dalle disposizioni ministeriali rispetto ai servizi agli infanzia ne consegue: 

  - Una diminuzione dei posti disponibili presso i tre asili comunali (Roma, Europa e Berra) e i 2 presidi educativi di quartiere (farfavola e apeluna) in ragione della rideterminazione dei rapporti numerici tra numero di bambini e gli educatori (da 1 a 8 si passa ad 1 a 6) confermando anche il rapporto tra bambini e metri quadrati dell’aula/spazio, pari ad almeno 6 metri per ogni bambino. 

  - La necessità di garantire la composizione stabile nel tempo dei piccoli gruppi e degli educatori di riferimento evitando contatti con gli altri gruppi ed operatori (non sarà possibile per esempio modificare la composizione dei gruppi in caso di assenza dei bambini per ottimizzare il numero degli operatori in servizio)

 - L’esigenza di evitare che si creino condizioni di utilizzo promiscuo degli spazi da parte di bambini appartenenti a gruppi diversi (ogni gruppo dovrà disporre di spazi, arredi e giochi ad uso esclusivo e opportunamente sanificati) 

 - La necessità di garantire tutte le misure di sicurezza necessarie (DPI) nonché pulizie intensificate, sanificazione degli arredi e delle superfici toccate più frequentemente e soprattutto di tutti gli oggetti che vengono a contatto con i bambini (porte, maniglie, rubinetti, lettini, ecc).

A fronte quindi di evidenti maggiori costi pro-capite del servizio da 796 euro a 1.275 euro circa resta invariato il budget a disposizione per finanziare e continuare ad erogare alla collettività questi servizi.

"Nonostante ciò - prosegue Girasole - saremo in grado di garantire il posto a tutti i 98 bambini complessivamente ancora in carico ai servizi ed avremo ancora a disposizione una decina di posti per eventuali nuovi inserimenti. Prevederemo inoltre due diverse opzioni rispetto alla somministrazione dei pasti, mediante preparazione interna o mediante pasti monoporzione veicolati dall’esterno. Il tutto senza aumentare la quota a carico delle famiglie, cui però dovremo chiedere un "sacrificio" temporaneo dal punto di vista logistico e organizzativo. Innanzitutto dovremo prevedere orari fissi di ingresso e di uscita oltre a frequenze stabili (non meno di 20 ore settimanali) e, dovendo come detto riattivare anche i centri diurni per gli anziani che per questioni di sicurezza non potranno avvenire nelle strutture residenziali si dovrà giocoforza destinare una delle strutture per l’infanzia a tale scopo. La struttura che dal punto di vista logistico per il medio periodo si presta di più è indubbiamente quella di viale Europa".

Rispetto ai centri diurni sono previsti:

- l’apertura dal lunedi al venerdi con 3 tipologie di frequenza: tutto il giorno (9-17) con possibilità di pasto, solo mattino (9-13.30) con possibilità di pasto e solo pomeriggio (14.30-19) con possibilità di cena 

 - massimo 5 gruppi per ogni spazio separato e ogni gruppo dai 3 a massimo 7 persone · rapporto 1:7 con presenza fissa di operatore di supporto 

 - servizio infermieristico per preparazione e eventuale somministrazione della terapia e per monitorare le condizioni di salute degli anziani · pasti confezionati quotidianamente e veicolati dal servizio residenziale

 - massimo 22 ospiti contemporaneamente.

"Tutto questo, è bene ricordarlo -  conclude l'assessore - è temporaneo e tutto tornerà alla 'normalità' e quindi come prima, non appena questa emergenza sanitaria verrà dichiarata finita. In ogni caso, sarà mia premura incontrare la prossima settimana i genitori dei bimbi che frequentano il nido di Viale Europa per chiarire loro il tutto e rispondere alle loro domande".

i.d.

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