"Amava il mare e la montagna, ambienti dai larghi orizzonti e Nicole era una ragazza dai grandi orizzonti, spezzati tragicamente troppo presto in questa vita terrena ma certamente preziosi agli occhi di Dio". E' un passaggio dell'omelia di don Aldo Armellin, parroco della Collegiata di Sant'Orso di Aosta, durante le esequie celebrate questa mattina di Nicole Dematteis, 30enne aostana hostess navale deceduta nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi per i traumi riportati da una caduta mentre tentava di rientrare a valle dai laghi del Nivolet, in Valsavarenche.
Nicole Dematteis
Pur nel rispetto delle rigide norme anti Covid, che per i funerali prevedono una presenza massima di partecipanti e mascherine obbligatorie fuori e dentro la chiesa, in tanti tra parenti, amici e semplici conoscenti si sono stretti al dolore della famiglia Dematteis, molto conosciuta in città; i genitori Ada e Valter e la sorella di Nicole o sono titolari della bigiotteria 'Les Bijoux' in via Sant'Anselmo.
"Mi mancheranno anche solo i tuoi sguardi complici a tavola", ha detto commossa la sorella di Nicole guardando la bara e un'intima amica della giovane rimasta sul sagrato della chiesta ha ricordato "il suo sorriso che ci accompagnerà sempre, dandoci la forza di sopportare il dolore e di sostenere i suoi cari".
Verso le 22 di mercoledì 19 Nicole aveva telefonato alla mamma: era preoccupata perchè si era attardata e si era ritrovata nella nebbia in alta quota. La madre aveva allertato il 112, i soccorritori si erano attivati ma le guide del Soccorso alpino valdostano e della Guardia di finanza, insieme a Forestali e Vigili del fuoco avevano dovuto organizzare squadre a piedi perchè a quell'ora e con quelle nuvole basse l'elicottero della Protezione civile non poteva sorvolare la zona; le ricerche a piedi sono durate per diverse ore, il corpo senza vita è stato avvistato dalle guide in elicottero la mattina di giovedì.
In base alla ricostruzione dell'accaduto, Nicole ha perso l'orientamento a causa della nebbia ed è finita su un salto di roccia, per poi precipitare su un nevaio: da lì è finita in un canalino ed è scivolata forse per 150 metri.