E' divampata nella sezione C del secondo piano, che ospita 37 detenuti ordinari a regime aperto, la maxi rissa tra detenuti sedata nella tarda mattina di mercoledì 12 agosto dagli agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Brissogne. Botte da orbi tra detenuti marocchini e altri di diverse etnie e, secondo alcune indiscrezioni, a scatenare lo scontro sarebbe stato un diverbio tra detenuti circa la 'gestione' dello spaccio di droghe fra le mura del penitenziario.
Nelle carceri italiane - commenta Leo Beneduci, segretario generale dell'Organizzazione sindacale degli agenti di polizia penitenziaria Osapp - le situazioni di tensione e di rischio, oltre a una disfunzione generalizzata rispetto alle finalità istituzionali, sono purtroppo all'ordine del giorno. Gli agenti di Polizia penitenziaria sono sempre più soli e abbandonati a loro stessi".
Ad Aosta da oltre sei anni mancano un Comandante di Polizia penitenziaria e soprattutto un direttore titolare. La direttrice Rosalia Marino, che lavorava metà settimana al carcere di Novara e l'altra metà a Brissogne, è stata trasferita al carcere 'Lorusso e Cotugno' di Torino a tempo pieno dopo la rimozione del precedente vertice dirigenziale.
"Si provvede a sanare falle con tacconi che spesso sono peggiori del buco"; è il commento amaro di Beneduci.