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CRONACA | 01 luglio 2020, 07:00

L'OPINIONE DI UN LETTORE: Auto grossa e cervello mini mignon

Infliggere contravvenzioni a chi infrange le basilari regole della circolazione non sarà mai abbastanza

Via Guedoz

Via Guedoz

Buongiorno illustre Direttore, mi permetto di inviarLe queste poche righe, corredate da eloquenti immagini, per esprimere il mio disgusto nei confronti degli automobilisti maleducati ed egoisti che non perderanno mai l’odioso vizio di non utilizzare gli appositi parcheggi per le loro scatole a quattro ruote.

Via Losanna via Gramsci

A mio avviso non esiste per nessuna ragione un bisogno o una motivazione così impellente che giustifichi il fatto di nuocere alla società e creare serio pericolo ai pedoni, costretti a scendere dai marciapiedi o effettuare rischiosissime gimcane tra auto, moto e motorini.

Inutile sottolineare che la categoria dei “pedoni” non comprende solo giovanissimi atleti, ma molti sono gli anziani, oppure persone con seri problemi di deambulazione, costretti sulle carrozzine ed anche signore che portano passeggini. La totale noncuranza da parte degli automobilisti incivili nei confronti delle persone si trasforma in menefreghismo sociale ed egoismo.   Sono consapevole che l’idea di vivere in una città dove non si vedano più auto parcheggiate sulle strisce pedonali,  sui marciapiedi o sugli scivoli adatti all’accesso di questi ultimi, sia un’idea utopistica, ma mi sento comunque di volerla esternare.

Infliggere contravvenzioni a chi infrange le basilari regole della circolazione non sarà mai abbastanza: la Polizia Locale non può essere dappertutto, sebbene mi chiedo se qualche piccolo sforzo in più non lo si possa fare. Le Forze dell’Ordine come la Guardia di Finanza, la Polizia ed i Carabinieri, per le quali nutro profondo rispetto e gratitudine per il lavoro che svolgono, forse non hanno la possibilità di intervento nel comminare contravvenzioni su territorio urbano per questo genere di infrazioni.

Ricordo anche che l’utilizzo delle “quattro frecce” non è permesso in alcun modo come messaggio “ho lasciato qui la mia auto ma non preoccupatevi: è questione di un attimo, torno subito”: niente di più irritante a mio avviso.

(Nella foto parcheggio viale Ginevra)

In qualsiasi momento, mentre l’incivile e reo parcheggiatore è impegnato ad occupare il proprio tempo, chiunque potrebbe avere bisogno di transitare sul suolo da lui abusivamente invaso e non è detto che il tempo, la sicurezza e l’incolumità di un pedone sia meno prioritaria di una commissione veloce di un automobilista.

Per il corretto utilizzo delle “quattro frecce” si veda il chiarissimo ed esauriente art. 151 del Nuovo Codice della Strada nonché l’art. 153 comma 7 del citato Codice. Con il Suo permesso, Egregio Direttore, vorrei  arricchire il Suo giornale di una piccola rubrica mensile che vorrei intitolare “Vota il Parcheggio!”, nella quale i lettori di AostaCronaca potranno ammirare le gesta incivili di qualche automobilista e magari proprio uno degli screanzati proprietari della scatola a quattro ruote potrebbe riconoscere la propria: in quest’ultimo caso magari un barlume di ravvedimento potrebbe nascere nel suo animo.

“Vota il Parcheggio!” non è un concorso a premi, non si vince nulla: vorrebbe essere un’occasione ulteriore per una riflessione ed una presa di coscienza da parte di tutti che vivere in una città in cui le regole vengano rispettate è una città più bella e felice. RingraziandoLa della Sua attenzione La saluto.

Grazie Caro Lettore. Ha ragione è proprio un'indecenza. Basterebbero 10 giorni di multe salatissime e tutto tornerebbe ad una  situazione sostenibile. Penso che il Consiglio Comunale di Aosta e la Giunta municipale di Aosta si occupasse meno della malapolitica in Regione e più alla sua pessimapolitica segnata dall’indifferenza e dall’immobilismo le cose andrebbero meglio.

(Parcheggio Viale Ginevra)

Sono d’accordo; la Polizia Locale e Forze dell’ordine non possono essere ovunque, ma la politica dovrebbe indicare gli strumenti per impedire l’arroganza di chi non rispetta i diritti altrui.

È ormai uno scenario che si ripete: auto e altri veicoli parcheggiati in ogni dove ad Aosta, malgrado i divieti. Una vecchia storia che si ripete e che vede la circolazione di mezzi e pedoni compromessa da soggetti indisciplinati che utilizzano strade e marciapiedi quasi fossero proprietà privata. È così che le auto vengono parcheggiate sui marciapiedi, in curva o in prossimità di incroci.

Le foto dimostrano che più le auto sono grosse e più è piccolo il cervello del conducente. Buona gincana. pi.mi.

 

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