La burocrazia ha colpito ancora. Non bastava i ritardi ed i pasticci nei decreti e nelle ergoazioni degli aiuti. Ora per giustificare l'esistenza si è inventata la distanza tra rime buccali. Ovvero il metro di distanza da rispettare in aula si misura da bocca a bocca.
Gli studenti potranno anche sedersi allo stesso banco ma ai lati, mantenendo la distanza di un metro da una bocca e l'altra, questo il significato dell'espressione adoperata anche dal comitato tecnico-scientifico, per il distanziamento da applicare nelle classi. Resta aperta la questione mascherina: il documento prevede il suo utilizzo in classe, per tutte le scuole, ma ad agosto si potrebbe tornare su un alleggerimento o eliminazione alle scuole elementari.
Ogni istituto dovrà dotarsi di un medico di competenza, individuata dalle Asp. In caso di contagio sospetto, la persona interessata sarà messa in isolamento e mandata a casa. Se confermato, verranno posti in isolamento fiduciario i soggetti con cui è entrato in contatto all'interno dell'edificio.
Per le lezioni si potrà fare ricorso alla didattica mista, a turni e scaglionamenti, con una diversa modulazione settimanale del tempo a scuola, da definire in base all'autonomia dei presidi.
La ministra Azzolina dopo avere inventato gli imbuti pieni ha introdotto le distaze tra le rime buccali.