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CRONACA | 23 giugno 2020, 17:59

Inchiesta 'Pascoli d'Oro', sequestrati beni per oltre 154 mila euro ad allevatore

Inchiesta 'Pascoli d'Oro', sequestrati beni per oltre 154 mila euro ad allevatore

Ammonta a 154mila 354 euro il sequestro di beni disposto dal gip del Tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari nei confronti di Ettore Cappelloni, allevatore bresciano residente a Gottolengo indagato dal pm Luca Ceccanti per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo gli inquirenti del Corpo forestale e della Guardia di finanza (il sequestro è stato eseguito in questi giorni dalle Fiamme Gialle) la somma corrisponderebbe all’ingiusto profitto derivante dal percepimento illecito di contributi Ue dal 2014 al 2018: secondo l'accusa otteneva dalla Regione Lombardia contributi della Politica agricola comunitaria-Pac per portare al pascolo bestiame in terreni sopra Etroubles dove invece gli animali non venivano condotti o lo erano in modo difforme.

Il 5 giugno scorso Cappelloni era stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora nel suo comune di residenza e al divieto temporaneo di esercizio di attività di impresa in ambito agricolo per sei mesi. L'indagine, denominata 'Pascoli d'oro' nasce dopo una segnalazione del personale del servizio veterinario valdostano per l’abbandono di animali e carcasse in alta montagna in alcuni alpeggi. La gestione del pascolo era stata affidata ad alcune aziende e società agricole riconducibili a Cappelloni.

Durata oltre un anno, l'inchiesta ha evidenziato come fosse stato posto in essere un sistema finalizzato alla truffa aggravata in danno dell’organismo pagatore dei premi comunitari che nel periodo 2013/2019 ha visto le aziende bresciane percepire ingenti somme di danaro con false dichiarazioni per alpeggi dichiarati pascolati quando non lo erano o lo erano in modo difforme.

Il personale della Polizia provinciale del Verbano Cusio Ossola (VCO) è stato coinvolto nell’inchiesta in quanto le stesse aziende risultano titolari di affitti di alcuni alpeggi in Valle Cannobina e in Valle Vigezzo. Al momento l’inchiesta riguarda il territorio valdostano ma non si escludono possibili sviluppi anche nel VCO.

p.g.

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