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CRONACA | 12 maggio 2020, 16:54

Processo Geenna, sentenza a Torino attesa per 11 giugno

PRUDENZA IL CORONAVIRUS E' IN AGGUATO - Si aprirà invece il 3 giugno al tribunale collegiale di Aosta il processo per i cinque imputati che hanno scelto il rito ordinario

Il Palazzo di Giustizia di Torino

Il Palazzo di Giustizia di Torino

E' attesa per giovedì 11 giugno la sentenza del gup di Torino per i 12 imputati che hanno scelto il rito abbreviato nel processo Geenna sulla presenza di una locale di 'ndrangheta in Valle d'Aosta. L'udienza in programma lo scorso 19 marzo era infatti slittata a causa dell'emergenza da Covid-19 e il giudice Alessandra Danieli ha fissato ora tre nuove date per concludere il dibattimento: giovedì 4, mercoledì 10 e giovedi 11 giugno.

Le richieste di condanna avanzate nel febbraio scorso dai pm della Dda Stefano Castellani e Valerio Longi sono: 1 anno e 10 mesi per Giacomo Albanini, 3 anni per Vincenzo Argirò, 2 anni e 4 mesi per Roberto Bonarelli, 14 anni e 2 mesi per Marco Fabrizio Di Donato, 10 anni per Roberto Alex Di Donato, 4 anni e 8 mesi per Roberto Fabiani, 2 anni e 8 mesi per Salvatore Filice, 10 anni e 8 mesi per Francesco Mammoliti, 20 anni per Bruno Nirta, 3 anni per Rocco Rodi, 9 anni e 4 mesi per Carlo Maria Romeo, 6 anni e 8 mesi per Bruno Trunfio.

Si aprirà invece il 3 giugno al tribunale collegiale di Aosta il processo per i cinque imputati di 'Geenna' che hanno scelto il rito ordinario: Marco Sorbara, consigliere regionale della Valle d'Aosta sospeso, Monica Carcea, ex assessore comunale di Saint-Pierre - entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa - Nicola Prettico, consigliere comunale ad Aosta sospeso, Alessandro Giachino, dipendente del Casinò di Saint-Vincent e il ristoratore Antonio Raso, tutt'e tre accusati di essere membri del locale di 'ndrangheta di Aosta.

Il presidente del tribunale, Eugenio Gramola, prevede di svolgere due udienze a settimana più una possibile terza su accordo delle parti, per tutto giugno e probabilmente quasi tutto luglio. Sono oltre 100 i testimoni ammessi.

In aula barriere in plexiglass divideranno i banchi delle difese, sui cui siederanno due avvocati distanziati un metro l'uno dall'altro e con un microfono ciascuno. Dietro ci saranno gli imputati e nello spazio normalmente dedicato al pubblico le parti civili. L'udienza si svolgerà a porte chiuse ma, trattandosi di un dibattimento pubblico l'idea è di trasmettere in diretta video il processo in un'altra aula.

red.cro. - ansa-rava

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