Spetta alle Forze dell'ordine controllare che da oggi lunedì 4 maggio i passeggeri dei mezzi pubblici rispettino le norme di protezione da rischio di contagio da Coronavirus, ovvero indossare le mascherine e soprattutto mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro dal vicino di posto.
Al riguardo, la Questura cui compete istituzionalmente la gestione delle attività di ordine pubblico potrebbe emettere in queste ore una circolare di aggiornamento sulle norme dei dpcm in merito a trasporti e distanziamento sociale ma, come afferma il tenente colonello Maurizio Pinardi, comandante del Reparto operativo dei carabinieri valdostani, "ogni forza di polizia ha una propria autonomia rispetto a controlli sul rispetto dei dpcm e delle regole anti-contagio; i carabinieri hanno già svolto servizi sui mezzi pubblici e ovviamente sono pronti a farne quanti ne dovessero servire, ovviamente in base alla disponibilità operativa".
I conducenti di pullman e bus, tramite i sindacati e l'Agenzia confederale di trasporti e servizi-Agens e l'Associazione trasporti-Asstra hanno scritto al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, spiegando che i mezzi pubblici non sono in grado di soddisfare i requisiti di distanziamento sociale richiesti dal Governo. Gli autisti devono pensare a guidare, controllori a bordo non ce ne sono e quindi l'unica possibilità è rappresentata da agenti che, alle fermate, salgano sui mezzi per verificare quanti passeggeri trasportano e come.
Vi sarebbe poi l'evenienza, quando l'autobus ha raggiunto il limite massimo di passeggeri, di saltare le fermate lasciando a terra chi aspetta, ma su questo i sindacati frenano: "Vogliamo tutele chiare rispetto alla responsabilità individuale degli autisti, che non possonio rischiare denunce o aggressioni da parte di passeggeri esasperati". I rischi della situazione venutasi a creare da oggi sono duplici: da un lato una probabile impennata del traffico privato. Dall’altro il rischio quasi inevitabile di assembramento, sia all’interno dei mezzi pubblici sia alle fermate di autobus e pullman.
In base al Decreto, la frequenza dei mezzi deve essere aumentata nelle ore di punta; i biglietti non possono essere acquistati a bordo e non si può utilizzare la porta anteriore del veicolo. Sono inoltre contrassegnati con appositi marker i posti a sedere per segnalare quelli che non possono essere usati.