Dopo le decine di 'franette' individuate sotto l'orrido di Pré-St-Didiér e lungo le dorsali delle valli Vény e Ferret, il caldo innaturale dei giorni scorsi ha sciolto anche il permafrost del monolitico e strapiombante Mont Chetif di Courmayeur. Poche ore fa l'ennesimo crollo roccioso in alta Valle e adesso Corpo forestale, Protezione civile regionale e tecnici dell'Amministrazione comunale stanno lavorando da ore per mettere in sicurezza l'area tra lo Chetif e Plan Checrouit dove verso le 18 di ieri, martedì 25 febbraio, si è verificato lo smottamento di una massa di terra e pietre che ha lambito il comprensorio sciistico. Nessuna persona è rimasta coinvolta, ma la massa di terra ha attraversato un pendio boscato ed è arrivata ai margini della zona innevata artificialmente, danneggiando il tapis roulant della pista 'Baby' di Plan Checrouit, che in quel momento era chiusa.
"Vicino alla zona del crollo vi sono ristoranti - spiega il vicesindaco di Courmayeur - ma da quanto mi è stato segnalato, non sussistono pericoli per residenti o turisti, quindi non si sono necessarie evacuazioni". L'accesso all'area nei pressi della frana è comunque vigilato dai carabinieri. I danni al tapis roulant ammontano ad alcune decine di migliaia di euro.
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