/ CRONACA

CRONACA | 30 dicembre 2019, 15:21

C’è chi ipotizza di boicottare i bar e i ristoranti con funghi per riscaldamento esterno

C’è chi ipotizza di boicottare i bar e i ristoranti con funghi per riscaldamento esterno

Sono il rifugio dei fumatori di mezza Europa, in crisi per quel divieto che li condanna al cappotto fra primo e secondo. Fanno la felicità; dei proprietari di bar e ristoranti, che così moltiplicano i coperti (e gli incassi) anche quando il clima non è proprio caraibico. E con il tempo sono diventati il caminetto: tutti intorno a quel teporino, bicchiere in mano, a fare quattro chiacchiere e magari qualche nuova conoscenza. E oggi c’è l’idea di mettere «fuori legge» i funghi anti-freddo «entro due o tre anni».

 Vogliono metterli fuori legge insomma, come fanno a Berlino dove i circa 20mila funghi sono stati già banditi perché in un´ora inquinano come un´auto che percorre 25 chilometri. Stessa emissione di CO2, assicurano gli esperti. Fungoni, funghetti o, con burocratico linguaggio, stufe da esterno: adesso non attirano solo gli avventori infreddoliti ma anche le ire dell'Unione europea. Con l'accusa infamante di essere responsabili del riscaldamento del clima, e quindi di tutte le nefandezze che questo comporta, dalla fine della mezza stagione allo scioglimento dei ghiacciai.

E c'è chi dice che è come scaldare il mare per farsi un bagno di inverno. Un vero spreco di energia inutile. Se un locale non ha spazi esterni o vuole ingrandirsi cambiasse le mura presso cui lavora. Mettere i funghi che riscaldano i tavolini all'esterno significa inquinare e sprecare energia.

In un futuro che deve vedere necessariamente l'edilizia spostarsi verso l'ecosostenibilità e la produzione di energia attestarsi verso la pulizia e il rinnovo, non è possibile continuare a sprecare in nome del diletto e del benessere del momento.

LA NORMA

In casa e nei locali pubblici, ha spiegato il magistrato, si possono tenere bombole fino a 70 chilogrammi di gpl. Inoltre, non si possono in alcun caso tenere bombole sia che siano piene sia che siano vuote, se non allacciate agli impianti. Questo per fare in modo che sia solo personale addetto a provvedere all’allacciamento.

A MIlano sono già stati effettuati dei controlli in sei bar. La polizia giudiziaria ha contestato l’abitudine di portare i funghi all’interno del locale quando si chiude e, in un caso, ha trovato addirittura 8 bombole custodite in cantina, sotto il piano stradale, fatto vietato perché il gpl è più pesante dell’aria e si accumula, aumentando il rischio di esplosione.

I vigili, dunque, hanno multato i titolari dei bar controllati per violazione del decreto di sicurezza sul lavoro 81/08 e della legge speciale 1083/71 che disciplina l’utilizzo di impianti a metano o gpl. In caso di recidiva, è previsto il sequestro preventivo del locale e l’arresto fino a 2 anni del responsabile.

red. cro.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore