Si era alquanto intabaccata la Elisa Tripodi quando il Ministro Francesca Bocca l’ha bacchettata in aula sul diritto costituzionale e soprattutto in materia di Statuto Speciale della Valle d’Aosta. La onorevole chiedeva sostanzialmente lo scioglimento del Consiglio Valle e la separazione delle competenze tra Presidente della Giunta e Prefetto. Era intervenuto anche Gigino Di Maio per difenderla. Ma ora la onorevole è nuovamente scivolata.
Infatti è morosa nei confronti dei versamenti che dovrebbe fare al movimento. Dopo un 2018 regolare ed il primo quadrimestre 2019 puntuale mese per mese, si è dimenticata di effettuare i versamenti al partito, contrariamente a quanto fanno i quattro consigliere regionali che versano regolarmente.
L' Elisa onorevole è in buona compagnia. Infatti, ritardi, dimenticanze e rallentamenti si contano in abbondanza. Dopo le polemiche per le mancate restituzioni dell’ormai ex ministro M5s Lorenzo Fioramonti, dentro il Movimento 5 stelle continua a far discutere il sistema dei rimborsi.
Il regolamento prevede infatti che i parlamentari M5s restituiscano un minimo di 2mila euro al mese da decurtare dal proprio stipendio e 300 da destinare invece allo sviluppo della piattaforma Rousseau: una regola che però non viene rispettata da tutti o almeno non con la stessa puntualità.
In generale, come dimostra il sito Tirendiconto.it dove viene tenuta traccia dei versamenti, sono 18 i parlamentari che nel 2019 non hanno restituito nulla. Mentre un terzo, 103 su 317, non risultano in regola.
E l’onorevole (poco per i versamenti al partito) Elisa Tripodi è tra i morosi e poi vuole dare lezioni di etica, professionalità e moralità agli altri.
Anche lei come il bue che da del cornuto all’asino.












