I barbari 4.0 ringraziano Fulvio Centoz che in cinque anni ha fatto calare il buio su Aosta permettendo loro di agire indisturbati. Fortunatamente per il momento non si registrano fatti gravi, ma i vandali scorazzano in lungo ed in largo; la notte paostana per loro diveta una prateria aperta ad ogni tipo di saccheggio.
L’ultima bravata è della notte scorsa, all’Arco dì’Augusto; nemmeno il dinosauro li ha intimoriti. Nell’oscurità hanno danneggiato e rubato parte degli addobbi degli alberelli che sono stati messi dalla Chambre e da Confcommercio lungo il porticato della Bcc Valdostana.
Per il momento il sindaco promette che farà e che ha reperito i fondi per illuminare alcune vie. Ma in cinque anni Aosta è diventata, notte dopo notte, desolatamente lugubre ed i rischi sono in agguato.
Giusto un mese fa la Presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, si era rivolta al sindaco scrivendo un post: “Fulvio Centoz molte zone della città sono completamente al buie. Abbiamo fatto diverse telefonate e solleciti…ma zero. La situazione è intollerabile”.
Da cinque anni i lampioni sono diventati giorno dopo giorno sempre più inefficienti in molti casi insufficienti e bisognerebbe procedere alla sostituzione con i led. Per non parlare di quando si verificano blackout che lasciano al buio intere vie con conseguenti pericoli non solo per la sicurezza stradale: eventuali malintenzionati sono facilitati nel compiere dei reati. Quello che è successo in piazza Arco d’Augusto.