Dimezzando le pene comminate dal Tribunale di Aosta nel processo di primo grado (novembre 2017), la Corte d'Appello di Torino ha condannato a un anno e 8 mesi di carcere (pena sospesa) l'ex assessore regionale alle Finanze, Ego Perron e a sei mesi di reclusione ciascuno (anche in questo caso pena sospesa) gli ex presidenti della Bcc Valdostana Marco Linty e Martino Cossard e Marco Linty.
Tutti erano imputati di induzione indebita a dare o promettere utilità: per l'accusa i banchieri nel 2014 erano stati indotti alla stipulazione di un contratto di affitto di un locale commerciale di proprietà di Perron (successivamente annullato per un vincolo d'uso dell'immobile, destinato a struttura della ristorazione) in cui trasferire la filiale della Bccv di Fénis, sede che invece era ed è tuttora di proprietà dell'Istituto di credito.
In cambio l'allora assessore avrebbe sostenuto la candidatura di Linty e Cossard ai vertici della banca alle elezioni di rinnovo del cda, nella primavera del 2015.
Il sostituto procuratore generale di Torino aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado: tre anni di reclusione per Perron e un anno per i due ex presidenti della Bccv. Le indagini erano state coordinate dal pm di Aosta Luca Ceccanti.