Non si arresta più l'onda di pacifica protesta degli studenti valdostani che aderiscono all'iniziativa ambientalista 'Fridays for Future', lanciata dalla 16enne Greta Thunberg e accolta con entusiasmo in Valle d'Aosta.
Oggi venerdì 24 maggio, circa 300 studenti hanno manifestato ad Aosta nell'ambito dello sciopero del clima e con slogan divenuti ormai 'parole d'ordine' del movimento spontaneo ("La Terra è malata, aiutiamola"; "Noi vogliamo l'aria pulita" e altri) hanno sfilato lungo le vie del centro storico partendo dall'Arco d'Augusto e hanno partecipato a due sit-in, il primo sotto al municipio, in piazza Chanoux, il secondo davanti al palazzo della Regione.
"Ci avete rotto i polmoni", "Anche la mafia inquina", "Non abbiamo un pianeta B" sono alcuni degli slogan apparsi sin dalla prima manifestazione dello scorso aprile sulle decine di cartelloni esposti dai ragazzi.
"Non ci fermeremo - spiegano alcuni di loro - e da giugno cercheremo di organizzare, ogni venerdì pomeriggio, iniziative alle quali potrà partecipare la cittadinanza".
E fuori da Palazzo regionale gli studenti hanno applaudito gli assessori Albert Chatrian (Ambiente) e Chantal Certan (Istruzione), intervenuti parlando al megafono. "La vostra battaglia - ha detto Chatrian - è la nostra battaglia, sappiatelo. Un mese e mezzo fa quando abbiamo incontrato una parte della vostra delegazione non solo ci siamo assunti degli impegni: ieri mattina il Consiglio regionale, a larga maggioranza, ha approvato gli indirizzi programmatici per il 2021-2027 a livello europeo. Tra le principali priorità riteniamo fondamentale la riduzione delle emissioni a seguito di un cambiamento climatico che è fortissimo, soprattutto in montagna e in un territorio fragile come la Valle d'Aosta".
Riguardo alla "valorizzazione della biodiversità", l'assessore all'Ambiente ha annunciato: "Stiamo andando in una direzione, che spero condividiate tutta: ci sono diverse richieste, da diversi comuni della media valle, che vogliono ampliare i confini del parco regionale del Mont Avic".
Quindi ha aggiunto: "I nostri piccoli numeri sono molto limitati, ma noi dobbiamo fare la differenza all'interno del nostro territorio e dobbiamo farla mettendo in campo azioni che tutelino le persone più deboli e più fragili". Inoltre "non per merito nostro, le emissioni di Co2 in Valle d'Aosta, rispetto alle emissioni Co2 nello Stato italiano, sono nettamente più basse. A persona, a livello nazionale, parliamo di 11 tonnellate, in Valle d'Aosta di una". L'assessore Certan ha ricordato agli studenti, tra l'altro, "l'importanza di trovare, anche nel Piano giovani, azioni che siano mirate a questa problematica".